Occasioni su occasioni, parate del portiere, traverse e gol annullati. Il Catania, sbatte, è proprio il caso di dirlo contro il muro dell’Akragas, arrivato al Massimino con un solo obiettivo: difendersi. Operazione perfettamente riuscita per gli agrigentini che bloccano tutte, ma proprio tutte le azioni offensive del Catania prima di trovare, all’ultimo minuto, il gol vittoria.
LA PARTITA. Rigoli sceglie Di Grazia per affiancare in avanti Calil e Paolucci. Sotto una pioggia copiosa, caduta praticamente per tutta la partita, il Catania ha provato a imporre il proprio gioco, con un atteggiamento decisamente diverso rispetto a quello di Matera. Un passo avanti.
Il possesso palla c’è, la concretezza un po’ meno contro un Akragas ben messo in campo da Di Napoli, ma con una chiara predisposizione difensiva.
Il campo non valorizza il maggior tasso tecnico del Catania e la prima, vera, occasione è per gli agrigentini, ma la procura un difensore rossazzurro con un retropassaggio azzardato. Poi è il Catania a protestare per un possibile rigore, l’arbitro, però, decide di ammonire Di Grazia per simulazione.
Di occasioni nel primo tempo, se ne contano davvero poche, da una parte e dall’altra. La supremazia territoriale del Catania non basta, però, a sbloccare il risultato.
In avvio di ripresa il Catania comincia a macinare occasioni su occasioni: il pallone non finisce in rete, per l’imprecisione dei rossazzurri e anche per un pizzico di sfortuna. L’Akragas, invece, continua a fare la sua partita: difesa strenua e contropiede alla ricerca del colpaccio.
Il campo diventa sempre più pesante, la stanchezza si fa sentire, ma il Catania ci prova ancora. Ci provano veramente tutti, ma Pane sembra insuperabile. Quando non arriva il portiere non arriva, arriva la traversa: come nel caso della pregevole conclusione di Andrea Di Grazia.
Rigoli tenta la carta Russotto: esce proprio Di Grazia, osannato dal pubblico che non condivide la sostituzione. Il Catania, poi, trova il gol con Calil, ma l’arbitro annulla per un presunto fuorigioco quantomeno discutibile.
Entrano anche Piscitella, al posto di Fornito e Anastasi al posto di Calil, mentre il portiere agrigentino continua a fermare qualsiasi tentativo dei rossazzurri.
Incredibile, ma vero: all’ultimo secondo dei minuti di recupero l’Akragas nell’ennesimo contropiede riesce a trovare il gol del vantaggio e della vittoria con Zanini. Una beffa atroce per il Catania che perde una partita nel modo peggiore, ma si consola, si fa per dire, con gli applausi del proprio pubblico che, evidentemente, ha capito che i rossazzurri hanno dato tutto.
Mercoledì rossazzurri nuovamente in campo al Massimino per il recupero della partita contro il Fondi.
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