Blitz antidroga della guardia di finanza di Catania. L’operazione, con il supporto del Gruppo aeronavale di Messina e il supporto dei Comandi provinciali di Roma, Napoli e Palermo, ha portato all’arresto di 25 persone, di cui 21 in carcere e 4 ai domiciliari. L’accusa è di associazione finalizzata al traffico di droga aggravata dalla finalità di agevolare il clan mafioso Santapaola-Ercolano e dalla detenzione di armi. Sequestrati anche un’impresa e due immobili.

L’indagine, portata avanti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania e coordinata dalla Procura etnea, ha scoperto l’esistenza di “molteplici gruppi criminali organizzati” che venivano riforniti di cocaina, marijuana, hashish e crack da organizzazioni campane, albanesi, calabresi e laziali. Arrestati in flagranza sei corrieri della droga e sequestrati anche quattro chili di cocaina, 52 di marijuana e 25 di hashish.

L’indagine dei Finanzieri parte da un’altra operazione del maggio 2019 quando vennero fermate 16 persone che facevano parte di due gruppi con base operativa a Catania con ramificazioni attive in Italia. L’operazione di oggi ha bloccato due associazioni armate che si occupavano di traffico di stupefacenti, una delle quali operativa anche allo scopo di agevolare Cosa Nostra etnea mediante la destinazione di parte dei proventi illeciti alle famiglie dei detenuti.

Il promo gruppo è capeggiato da  Giuseppe Vasta considerato dei principali collettori di rilevanti quantitativi di hashish ed eroina forniti dai fratelli  Alfio Giuseppe Maggiore, detto “Graziano”, Giuseppe e Orazio Valentino per essere poi rivenduti all’ingrosso ai fornitori di piazze di spaccio nei quartieri catanesi di Librino, San Cristoforo e Villaggio Sant’Agata.  Il gruppo di Vasta si approvvigionava tramite sistemi di comunicazione tesi a eludere anche eventuali intercettazioni telefoniche.

Il secondo gruppo  era rappresentato dall’associazione armata capeggiata da Sebastiano Sozzi, detto “Davide”, promotore e coordinatore di un’attività di spaccio di stupefacenti nel territorio di Catania. Il gruppo si procurava cocaina e “crack” da fornitori catanesi e calabresi e gestiva l’attività con la moglie incaricata della contabilità. I proventi, oltre che essere ripartiti tra gli affiliati, erano destinati anche alle famiglie di alcuni affiliati in carcere del clan “Santapaola – gruppo Nizza”.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Custodie in carcere:
  • Salvatore Amato, 22 anni;
  • Salvatore Catania, 37 anni;
  • Cristoforo Cisafulli, 37 anni;
  • Gaestano Dammone Sessa, 31 anni;
  • Antonino Fuselli, 46 anni;
  • Catello Gargiulo, 46 anni;
  • Antonino Mirko Guglielmino, 28 anni, già recluso nel carcere di Catania Bicocca;
  • Alfio Giuseppe Maggiore, 32 anni;
  • Silvana Mirabella, 40 anni;
  • Giovanni Papa, 47 anni;
  • Angelo Pasqualino, 38 anni;
  • Klodian Shkrela, 36 anni;
  • Rudolf Sotiri, 45 anni, alias Elton Agalliu;
  • Sebastiano Sozzi, 38 anni;
  • Roberto Spampinato, 49 anni;
  • Giovanni Nicolò Straniero, 29 anni;
  • Maurizio Valenti, 46 anni;
  • Giuseppe Vasta, 32 anni, già recluso nel carcere di Agrigento;
  • Agatino Maurizio Ventimiglia, 46 anni;
  • Fortunato Vitale, 47 anni;Maurizio Vitale, 33 anni.

Agli arresti domiciliari:

  • Cristofaro Angelo Fuselli, 63 anni, già recluso nel carcere di Augusta;
  • Antonio Pane, 33 anni;
  • Francesca Patrocelli, 35 anni;
  • Carmelo Straniero, 49 anni.

 

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