All’interno del progetto UNFINISHED CULTURE ideato da Giovanni Iovane, Carmelo Nicosia inaugura, dopo due anni di lavoro, la mostra personale curata da Gianluca Collica e prodotta dalla Fondazione Brodbeck dal titolo Japan, Flight Maps 2018.
Carmelo Nicosia, uno degli autori fotografici italiani contemporanei più autorevoli in campo internazionale, presente con le sue opere nelle più prestigiose collezioni pubbliche e private, tra fondazioni e gallerie, propone dei lavori dove la fotografia si muove tra documentazione e arte, tra reportage e pratica espositiva. La mostra contiene i lavori realizzati in Giappone nel 2016 all’interno di una residenza d’artista curata dall’italianista giapponese Kenji Suzuki.
Per questo evento catanese l’artista continua la sua esplorazione fotografica nei luoghi dell’immaginario contemporaneo: città, luoghi di transito, territori invisibili, mari, cieli, archivi della memoria, identità complesse che scorrono tra Tokio e Kioto, luogo della residenza. Nicosia, direttore della Fondazione Oelle Mediterraneo Antico che ha collaborato alla realizzazione del progetto, utilizza la fotografia, il video e la scrittura come mezzi d’indagine sociale, rivisitando il linguaggio tradizionale della “fotografia di viaggio”.
Circa cinquanta scatti tra ritratti, primi piani di geishe, templi religiosi, grattacieli della tecnologica Tokio e scene notturne che si susseguono con un ritmo incessante tra colore e bianco nero. L’artista siciliano, attento ai fenomeni socio antropologici, ha estrapolato segni essenziali e sospesi, tratti di una cultura millenaria che lotta tra il consumismo estremo di origine occidentale, lo sviluppo tecnologico e una tradizione millenaria. Il segno e la scrittura creano un legame tra il luogo della partenza, la Sicilia, e il Giappone.
I luoghi fotografati. Monte Fuji e l’Etna, Shigiuno, Asakusa, Odaiba, Fushimi Inari Taisha, Nara, Bamboo Forest.
In occasione del progetto fotografico di Carmelo Nicosia, in collaborazione con le scuole di Graphic Design e di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania e con lo studio fine art Martena, è stato realizzato in tiratura limitata quale catalogo della mostra un libro d’artista, creato completamente a mano secondo le tecniche antiche giapponesi.