“Un debutto appassionante ha seguito l’indimenticabile serata dell’anteprima, con un’accoglienza da parte degli spettatori davvero straordinaria e con un pubblico attento e calorosissimo”.
Queste le parole del regista Giovanni Anfuso dopo il debutto del suo spettacolo, in scena nella chiesa della Badia di Catania, dal titolo “Agata, la santa fanciulla“, dedicato proprio alla patrona del capoluogo etneo.
“Ringrazio tutti – ha detto -, dai produttori, agli attori, alle maestranze, al pubblico. E tra questo l’arcivescovo di Catania monsignor Salvatore Gristina, il sindaco Salvo Pogliese, il presidente del Comitato per i festeggiamenti agatini Riccardo Tomasello, il rettore della Badia, padre Massimiliano Parisi: hanno avuto commenti entusiastici per il nostro lavoro”.
“Gli applausi – ha sottolineato monsignor Gristina – sono stati meritatissimi. E per le emozioni uso un altro superlativo: vivissime. Davvero qualcosa di straordinario, grazie al regista di questo spettacolo che sarà di grande aiuto anche per la celebrazione della Festa, perché ci fa capire chi era Agata. Ci fa comprendere come la Santa sia presente nella vita di tutti noi. Importanti anche i riferimenti alla guerra e alla volontà di proteggere ciò che costituisce un valore, anche artistico, particolarmente significativo per la nostra comunità”.
“Mi sono emozionato – ha detto Pogliese – per questa rappresentazione di eccezionale valenza, con una sapiente regia, bravissimi attori e uno scenario splendido, che ci ha permesso di ripercorrere il martirio della nostra Santa Patrona ma anche quello di alcune pagine della storia cittadina. Credo che il bilancio sia estremamente positivo e siamo davvero felici che la nostra città e tantissimi giovani studenti, potranno apprezzare la bellezza di quest’opera. Da quando ho vissuto la mia prima Festa di Sant’Agata da sindaco della mia città ho provato emozioni uniche”.
Entusiasmo anche tra gli attori per l’accoglienza tributata dal pubblico ad Agata, la Santa fanciulla, che adesso sarà rappresentato, con due repliche a sera, alle 20 e alle 21,30, nei giorni 29, 30 gennaio e primo febbraio.
“Grandi emozioni – ha detto Barbara Gallo -, e non è retorica, perché questi applausi così calorosi ci hanno galvanizzato. Io sono entrata come nell’arena chiedendomi cosa sarebbe accaduto in questa prima davanti a un pubblico colto, che conosce bene la storia di Agata. Soprattutto io che faccio la Badessa, avevo paura di muovermi male, di fare qualcosa di sbagliato. Invece è andato tutto benissimo”.
“Certo – ha poi scherzato l’attrice -, alla fine il regista ha detto che l’unico personaggio inventato è il mio. Però, evidentemente, è stato inventato bene”.
“È stata – ha commentato Davide Sbrogiò – una magnifica serata di teatro. In questo dramma sacro io impersono il cattivo, Quinziano, proconsole dell’imperatore Decio che, mal tollerando la fede incrollabile di Agata, la manda prima alla tortura e poi alla morte. E nonostante abbia indossato questi panni scomodi, il pubblico mi ha applaudito dimostrando di saper discernere realtà e finzione”.
“Sono veramente felice – ha commentato Ivan Giambirtone, che interpreta il cavaliere Pennisi -, perché dopo la grande fatica di preparare questo spettacolo, l’emozione e gli applausi del debutto ci hanno ripagato. Un pubblico attentissimo, partecipe, ci ha tributato grandi onori. È evidente che Catania ha risposto con il cuore“.
Emozionatissima Giulia Messina, che interpreta Agata: “L’impatto con il pubblico – ha detto – è stato straordinario, dopo tante prove con la chiesa vuota non mi aspettavo di provare questa grandissima emozione”.
“Ho sentito – ha sottolineato – una grande energia da parte degli spettatori che mi ha riempito di commozione. Evidentemente ciò che ho provato io sulla scena interpretando Agata è giunto al cuore del pubblico e di questo sono molto contenta”.
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