Non ci saranno modifiche nell’organizzazione interna del tribunale di Catania. Iolanda Apostolico, il giudice che non ha convalidato il trattenimento di 4 tunisini e che è finita nelle polemiche per aver partecipato a una manifestazione di protesta contro le politiche sull’immigrazione dell’ex ministro Salvini, secondo quanto si apprende, resterà al Gruppo specializzato per i diritti della persona e della immigrazione.
In alternativa la presidenza del tribunale potrebbe modificare le cosiddette tabelle organizzative dell’ufficio, sottoponendo poi il provvedimento motivato al Consiglio giudiziario e al Consiglio superiore della magistratura, e assegnare la collega ad altra sezione. Ma, secondo quanto si apprende, non sarebbe questa l’intenzione. Resta ferma la eventuale scelta di astensione del magistrato e la possibilità di ricusazione delle parti.
Il Comitato di presidenza del Csm ha assegnato alla Prima Commissione la richiesta sottoscritta da 13 consiglieri togati di aprire una pratica a tutela della giudice di Catania Iolanda Apostolico. Essendo stata appena trasmessa, la questione non è iscritta all’ordine del giorno della prossima settimana, ma se ne potrebbe cominciare a parlare informalmente.
Ma nel frattempo prosegue la bufera politica. “Salvini ritiene correttamente che comporti le dimissioni (del magistrato Iolanda Apostolico, ndr) ma non tocca a me dire nulla, ma sicuramente non si può gridare allo scandalo. Ora c’è chi chiede: ci ha dato il filmato a Salvini? Il problema non è quello, ma valutare l’opportunità o meno di quel comportamento e quindi della partecipazione a quella manifestazione”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante l’evento “Italia le radici della bellezza” organizzato da Fratelli d’Italia a Brucoli, nel Siracusano.
Ed inoltre, il presidente del Senato ha detto: “Lasciamo che il Csm valuti liberamente, non è la magistratura che può decidere su questo”.
“Manifestare in piazza per un magistrato è legittimo, ma non opportuno, e credo ci siano sentenze della Cassazione molto chiare da questo punto di vista. La magistratura è giustamente tutelata dalla Costituzione nella sua autonomia. Credo che dovrebbe assumere atteggiamenti volti a limitare la propria sfera di libertà personale per non dare adito a nessun dubbio”. È l’opinione espressa dalla consigliera laica del Csm Isabella Bertolini (FdI) sul caso della giudice di Catania Isabella Apostolico. Caso su cui il suo gruppo, assicura, non intende prendere iniziative al Csm.
Bertolini prosegue: “Non intendiamo aprire nessuna pratica. Non siamo un organismo politico. Non avrebbe senso istituzionale aprire un pratica per dire che siamo contro una magistrata. Il nostro ruolo è diverso, non è quello di prendere una parte politica”.
Ed inoltre “Capire se questo magistrato ha agito in modo autonomo o indipendente sarà eventualmente compito della Sezione Disciplinare”, cosa che potrebbe avvenire solo a seguito di un’iniziativa del ministro o del Pg, spiega la consigliera. Quanto alla pratica a tutela su cui “i togati si sono divisi”, “se si arriverà a votarla prenderemo posizione”, ma è una pratica come altre “non ha una priorità” “Non vogliamo entrare in un dibattito che non è il nostro. L’immagine della magistratura si è appannata dopo gli scandali e va recuperata la fiducia dei cittadini perché solo così si riavvicinano le istituzioni al popolo. Su questo c’è molto da fare e noi laici vogliamo contribuire a ridare alla magistratura quella immagine che ha perso”.