Cartografie immaginarie per volare con le parole e la fantasia, libellule intagliate a mano portatrici di messaggi di libertà e fraternità fra i popoli e, per i grandi, un laboratorio d’arte che affonda le sue storiche radici nel Rinascimento italiano.
Sarà una festa “per e con” le famiglie – bambini, mamme, papà, nonni particolarmente “operativi” – quella progettata dalla Fondazione Puglisi Cosentino che domenica 15 maggio, nell’ambito della mostra “Pietro Ruffo. Breve storia del resto del mondo”, celebra con grandi e piccini la Giornata Internazionale delle famiglie, manifestazione istituita dall’Onu nel 1993 per ricordare alla comunità il ruolo fondamentale dei legami familiari per aiutare i bambini ad affrontare le sfide del mondo e del futuro.
Ispirati dal viaggio fra i continenti, i popoli e le culture del segno grafico di Pietro Ruffo, la Fondazione Puglisi Cosentino apre le porte alle famiglie con tre laboratori di didattica, segmento particolarmente dinamico dell’istituzione catanese che nel 2012 le ha conquistato il premio IterCulture, nell’ambito del Festival Nazionale di Corti Teatrali, per aver reso l’arte contemporanea più vicina alla gente di tutte le età.
La “festa della famiglia” comincia sabato 14, alle ore 17. Con “Cartografia immaginaria per viaggiare nella scrittura”. Si tratta di un laboratorio dedicato ai ragazzini fra i 10 e i 14 anni curato dalla poetessa e contafiabe Lina Maria Ugolini. Autrice del romanzo di recente pubblicazione “Jamil e la nuvola”, la Ugolini – da grande affabulatrice qual è – condurrà i ragazzi a inventare percorsi geografici dentro cui far nascere delle storie inedite e personali. Si realizzeranno carte geografiche immaginarie utilizzando colori e materiali più disparati (costo € 8,00 a partecipante, materiali inclusi).
Domenica 15, Festa Internazionale della Famiglia, doppio appuntamento per grandi e piccini a partire dalle 10.30del mattino. Per i bambini da 5 a 10 anni il laboratorio “Libellule in libertà”, a cura di Giamina Croazzo per Mondo Labo. Spiega la Croazzo, storica dell’arte: “La libellula è il simbolo scelto da Pietro Ruffo per rappresentare la sua idea di libertà. Ogni bambino affiderà un desiderio di libertà alla sua libellula, realizzata durante il laboratorio, e tutti insieme faranno volare nel cielo questo speciale sciame di insetti. Già adesso la nostra bacheca in Fondazione è uno sciame di pensieri e riflessioni lasciate da ogni visitatore”. Il costo è di 7 euro, materiali inclusi. Nella stessa fascia oraria, quindi alle 10.30, gli adulti potranno cimentarsi con “Spirali di libertà”, titolo del laboratorio dedicato a una antica tecnica tipografica d’epoca rinascimentale. “Si chiama quilling – spiega Ombretta Fusco, che seguirà le attività – e veniva usata per decorare e personalizzare le copertine dei libri. Anche qui il tema conduttore sarà quello della libellula di Ruffo che realizzeremo con una particolare tecnica manuale a spirale”. Costo del laboratorio, per studenti e adulti, 8 euro (materiali inclusi).
E’ necessario prenotarsi al 329 45.71.064 oppure scrivendo a mostraruffo@fondazionepuglisicosentino.it. Alla mostra di Pietro Ruffo – visitabile fino al 10 luglio – la Fondazione Puglisi Cosentino ha dedicato un programma articolato di visite guidate (curate da Identitas, servizi culturali e fundraising). Ogni sabato, alle 17.30, è in programma una visita guidata cui si può partecipare senza prenotazione.