Perseguitava la ex, i suoi genitori ed il nuovo compagno della giovane donna, anche con atti di violenza. Una situazione che aveva creato un cli a di tensione e di paura nella famiglia continuamente vessata dal giovane.
Con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali aggravate ai danni della ex convivente di 23 anni e dei suoi genitori, rispettivamente di 57 il padre e 55 anni la madre, e nei confronti anche dell’attuale compagno della donna, 19enne, i carabinieri di Santa Venerina hanno arrestato un 25enne del posto A.G. per il quale la Procura di Catania ha richiesto ed ottenuto la custodia cautelare in carcere..
Il giovane, che dalla ragazza aveva avuto una bambina che oggi ha 3 anni, si sarebbe anche disinteressato della figlia, comportamento anche questo al vaglio degli inquirenti.
Le indagini sono state coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere. Secondo le accuse il rapporto di coppia era stato minato dal comportamento aggressivo dell’uomo tanto da costringere la donna a denunciare i maltrattamenti avvenuti fra il 2016 e il 2017. Un primo procedimento aveva portato il tribunale a togliere all’uomo la potestà di padre perchè considerato disinteressato e potenzialmente violento. Secondo gli inquirenti questo aveva acceso improvvisamente nell’uomo il desiderio di rivedere la figlia entrando immediatamente in contrasto con l’assoluto diniego espresso dalla donna.
Da qui la serie di azioni persecutorie e violente. Molteplici, infatti, secondo gli investigatori, gli episodi culminati in aggressioni alla donna e all’attuale compagno che, costretto una volta a fermare la marcia del proprio veicolo, per una manovra azzardata del persecutore, fu colpito al volto appena sceso dall’auto solo per avere difeso la convivente violentemente strattonata dall’ex.
Nell’inchiesta sono terminate anche le aggressioni e le minacce ai genitori della ragazza. Documentato un episodio dello scorso 16 dicembre quando, individuate i due a bordo della loro auto, li affiancava con il proprio veicolo speronandoli più volte e, appena fermatisi, impediva l’apertura dello sportello lato guida malmenando con schiaffi e pugni il padre e gridando “… io vi ammazzo, non finisce qui! … ammazzo voi e pure (…), vi stermino!!! …” ma, ancora non soddisfatto, appena quest’ultimo era riuscito ad uscire dall’abitacolo, aveva cercato d’investirlo con la propria auto.
Schivato il tentativo di investimento l’uomo tentava si scappare ma subiva ulteriori tentativi di speronamento prima di riuscire a fuggire e recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale, dove ad entrambi le vittime venivano diagnosticate lesioni guaribili tra i 10 e 15 giorni.
Nell’inchiesta confluiscono un’altra serie di episodi avvenuti a capodanno in via Cristoforo Colombo di Acireale quando il veicolo condotto dal fratello 19enne dell’ex convivente, in quel frangente in compagnia della fidanzata e del fratello 16enne di quest’ultima, veniva speronato più volte; e ancora il 4 di gennaio, in via Provinciale di Santa Maria degli Ammalati (comune di Acireale), quando ad essere speronata è stata l’autovettura condotta in quel momento dall’attuale compagno della donna.
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