E’ una sfida globale con un unico obiettivo: consegnare alle generazioni future un ambiente ecosostenibile, quindi un mondo più vivibile.
E “mentre l‘Europa definisce le regole del futuro per la gestione dei rifiuti, la Sicilia si muove verso la direzione opposta. A Bruxelles si decide di andare verso la graduale riduzione delle discariche, in Sicilia sono l’unico sistema per l’eliminazione dei rifiuti”, così l’On.le Giovanni La Via, (Ap\Ppe) Presidente della Commissione Ambiente, Sanità pubblica, Sicurezza alimentare, commenta il diverso modus operandi della politica siciliana rispetto a quella europea.
Il Parlamento europeo ha iniziato oggi i lavori per definire la propria posizione rispetto al nuovo “Pacchetto rifiuti”, nell’ambito della riforma dell’economia circolare.
“L’Europa – dice La Via – ha compiuto molti progressi nel campo dei rifiuti, e sta promuovendo una transizione da un’economia lineare a un’economia circolare, incentivando metodi sostenibili di gestione dei rifiuti, come il riutilizzo e il riciclo, e la graduale riduzione delle discariche”.
“Dobbiamo, però, ammettere – continua La Via – che ci sono ancora notevoli differenze nelle performances dei diversi Stati membri, e queste differenze vanno colmate attraverso definizioni e metodo di calcolo chiari e rigorosi, e con il lavoro delle amministrazioni nazionali e regionali nel recepimento e implementazione delle direttive”.
“In Sicilia – sostiene il Presidente della Commissione Ambiente – si è preferito mandare i rifiuti all’estero, con costi enormi per i cittadini, invece di investire nella promozione della cultura della differenziata e nella definizione di strutture e tecnologie necessarie per un’efficace gestione dei rifiuti.”
“Le scelte europee certificano il fallimento delle decisioni regionali in termini di rifiuti. È arrivato il momento di cambiare rotta – continua La Via – e la Sicilia, dopo anni di gestione inefficace che ha portato all’attuale stato d’emergenza, dovrà allinearsi alla normativa del futuro, e darsi un nuovo piano di gestione, abbattendo i costi, oggi elevatissimi, e avviandosi verso le percentuali, oggi lontanissime, previste per quanto riguarda differenziazione e smaltimento dei rifiuti.”
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