Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è arrivato a Catania, dove a Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, ha incontrato i sindaci della Città Metropolitana e i rappresentanti del mondo produttivo e delle Istituzioni
“Siamo una grande comunità, orgogliosa del nostro passato, ma che guarda con speranza al nostro futuro – ha detto il sindaco Enzo Bianco nell’accogliere il primo cittadino -. Come città metropolitana Catania è la settima in Italia ma viviamo il paradosso di avere ingenti investimenti per infrastrutture da realizzare, ma non abbiamo i fondi per l’ordinaria amministrazione”. “Abbiamo un problema sicurezza – ha aggiunto il sindaco – legata alla crisi, che abbiamo pagato a caro prezzo. Ma anche per una mafia sfrontata e arrogante. Ma c’è stata una squadra, lo Stato, che con passione ed entusiasmo ha riportato risultati eccezionali”.
“Utilizzare i fondi per il Mezzogiorno è uno dei problemi cruciali del Paese – ha detto il premier nel corso del suo intervento. Se diamo risposte al divario non facciamo una cosa utile e importante per il Sud ma recuperiamo una delle potenzialità per la crescita del nostro Paese”.
“Abbiamo bisogno di riprendere direttamente in mano la questione dello sviluppo del Mezzogiorno – ha annunciato – e tra un mese lo faremo con un grande incontro a Matera”. Il premier ha poi annunciato una visita del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti il prossimo 13 marzo a Catania per superare “alcuni colli di bottiglia burocratici che hanno creato qualche intoppo”. Il premier ha poi parlato di come sia necessario “mettere l’amore e la dedizione per il nostro Paese davanti a tutto” citando la stessa dedizione che primo cittadino di Catania Bianco ha nei confronti della sua città.
Dal premier anche un riferimento al passato ed alla crisi economica che ha riguardato tutto il Paese ed in particolar modo il Sud già provato “Non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo: da 7-8 anni di crisi continuativi, durissimi sul piano sociale che soltanto ultimamente grazie a sacrifici degli italiani, alle imprese che esportano, al senso del dovere dei nostri lavoratori e all’impegno dei governi guidato da Renzi e da chi l’ha preceduto, ci siamo rimessi gradualmente invcarreggiata. Ma le cicatrici di questi anni sono lì”.
“Oggi siamo in piccola parte fuori, ma come sempre i dati macroeconomici, l’inversione delle grandi cifre aggregate fanno fatica ad avere effetti immediati sul territorio. Chi lavora nelle istituzioni ha il dovere di rappresentare le cose per come sono – ha ribadito il premier. Veniamo da una crisi terribile – abbiamo invertito la tendenza nei grandi dati aggregati dell’economia, ma abbiamo ancora molto da fare perché questa inversione di tendenza abbia effetti nella vita del Paese. Ciò sarà possibile solo se proseguiremo su questa strada. Se continuiamo su questa strada possiamo raggiungere quei risultati. Bisogna prendersi cura dei danni sociali”.
“Abbiamo una maggioranza solida – ha concluso Gentiloni – abbiamo una serie di riforme decise dal governo di cui già facevo parte da completare. Abbiamo nuove iniziative di cambiamento avviate in queste settimane. Con un catalogo lungo. Ma la mia non è una scelta, fa parte del mio dovere trasmettere a tutti i nostri concittadini l’idea che il governo si concentra sulla sua attività e sul tentativo di dare una soluzione ai problemi. E’ di questo che abbiamo bisogno”.
La tappa catanese del Premier proseguirà poi con la visita allo stabilimento Enel Green Power di contrada Passo Martino, alla Zona Industriale di Catania.
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