“Ben vengano le primarie in Sicilia se alla fine possano essere meglio di estenuanti trattative. Se penso alla confusa conclusione delle trattative della precedente campagna elettorale delle regionali isolane con ripensamenti e cambi di posizioni, insomma un valzer, dico meglio le primarie”.

Parole, convinte, di Maurizio Gasparri.  Il vice presidente del Senato e noto esponente i Forza Italia dice la sua a BlogSicilia entrando diretto sulla questione delle primarie del centrodestra siculo, primo step con la propria ‘base elettorale’, per trovare quell’uomo o donna capace di far tornare una coalizione ancora, forse, non troppo in salute sulla poltrona più ambita di una regione che bene non sembra proprio stare. Anzi. Il politico romano che tanto ama l’isola di Marettimo ricorda inoltre che semmai “vi fosse un accordo preventivo fra le forze politiche, ‘nulla quaestio’. Se dovesse trovarsi, bene -ammette quasi auspicandolo- ma confusione e altri valzer, no…”.

Gasparri poi, punzecchiando (e’ un eufemismo) siculi pezzi del suo partito, leggi Micciche’, ricorda come Forza Italia “dovrebbe fare inversioni su ben altre questioni”. “Sono stato l’unica voce che si levò contro l’ingresso di Genovese nel gruppo parlamentare di Forza Italia. Avevo ragione io. Aspettiamo i gradi di giudizio, magari una assoluzione ma per ora (e qui esce tutto lo slang romanesco che c’è in Gasparri) se becca undici anni! Ma era necessario – si chiede lucidamente- che si spostasse dal centro sinistra al centrodestra? Era un errore, come dissi a suo tempo – continua l’ex ministro- che si conferma oggi dandomi ahimè ragione”. Ma per Gasparri non finisce qui. Si passa anche alle comunali palermitane. “E poi – dice- questo inseguire Ferrandelli. Al di là delle accuse che cadono anche su di lui, non lo conosco ma so che viene dalla sinistra, e già questo non credo che rientri nelle nostre priorità, spero sia onesto, ciò che penso riguarda che già si decide di ricorrere su una persona chiacchierata che in più ci dice di nascondere il simbolo di Forza Italia. Il mondo è davvero strano…”.

Secondo Gasparri insomma “bisognerebbe fare una riflessione profonda anche in sede nazionale con pacatezza e amicizia sulla situazione siciliana. Non è solo la questione primarie. Vogliamo riflettere – ribadisce- sull’errore clamoroso fatto a Messina? Non basta avere i voti, non è l’unica condizione. Tra Messina e la vicenda Palermo con l’accanimento terapeutico verso chi ha delle accuse e dice pure che gli facciamo schifo noi e non vuole il simbolo…”.

Gasparri infine, tornando alle primarie di coalizione in vista delle regionali,  ‘benedice’ tutti i nomi in campo, rumors permettendo, ovvero bene Stefania Prestigiacomo e Salvo Pogliese ma anche (a personale sensazione sembrerebbe anche soprattutto) Nello Musumeci.

Proprio su quest’ultimo, il politico azzurro ex An ammette di averlo sentito recentemente. “Mi ha detto giustamente ‘sono in campo se poi c’è qualcuno di migliore, che lo dica'”. 

“I nomi comunque- chiude Gasparri- li devono decidere i siciliani in Sicilia, mica noi al telefono da Roma…”.

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