C’è un filo sottile che lega Catania a Taormina. Perché se nella città ‘perla dello Ionio’ sono stati da giorni intensificati i controlli di sicurezza, il capoluogo etneo può considerarsi a tutti gli effetti la ‘porta d’ingresso’ del G7.
Il summit dei ‘grandi della Terra’, infatti, avrà anche un importante ritorno per la città di Catania perché è all’aeroporto Fontanarossa e alla base militare di Sigonella che atterreranno molte delle delegazioni e dei giornalisti provenienti da tutto il mondo.
Con 251 mila euro con fondi stanziati dalla Presidenza del Consiglio per l’evento il Comune di Catania eseguirà lavori di riqualificazione e messa in sicurezza delle arterie stradali d’ingresso in città.
Lo prevede il protocollo d’intesa firmato in Prefettura, presente il Prefetto Silvana Riccio, dal commissario straordinario di Governo per il G7 Riccardo Carpino e dal sindaco di Catania Enzo Bianco. L’accordo è stato realizzato sulla base della Legge 241/90 che, all’articolo 15, prevede espressamente la collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni per attività di interesse comune.
“Il G7 – ha detto il sindaco Enzo Bianco – sarà una straordinaria occasione di promozione per la Sicilia, per Taormina e per Catania. Centinaia di giornalisti e troupe televisive trasmetteranno le immagini dei nostri luoghi, un primo impatto che sarà gradevole e positivo. Abbiamo fatto una serie di interventi che resteranno stabilmente nella nostra città, lo stanziamento punta al miglioramento della sicurezza stradale, dell’aspetto e il decoro urbano. Ringrazio la Presidenza del Consiglio e in particolare il Prefetto Carpino che è originario di Catania, che ha collaborato con grande spirito di attenzione nei nostri confronti. Stiamo ricambiando realizzando opere che resteranno alla fruizione di tutti. Gli interventi sono in fase esecutiva, stiamo agendo con estrema celerità. Abbiamo anche sollecitato al Cas a all’Anas interventi per migliorare l’agibilità delle principali arterie della Sicilia, interventi anche questi che resteranno per tutti”.
A Catania, le aree individuate per gli interventi sono via Fontanarossa, via Santa Maria Goretti, via Domenico Tempio e via Acquicella Porto. Interventi sono previsti anche nella zona di piazza Palestro e nell’area del Castello Ursino.
Come annunciato dall’amministrazione comunale, “Catania non solo rappresenterà il biglietto da visita della nostra isola, ma ospiterà anche per una giornata le consorti ed i consorti dei Capi di Stato e di Governo che partecipano al G7”.
Intanto Taormina è sempre più blindata. Tra i reparti speciali schierati dai carabinieri per il G7 si sono anche le Squadre operative di supporto (Sos). Sono unità antiterrorismo, messe in campo dal Comando Generale dell’Arma, composte da uomini appositamente addestrati ed in grado di fronteggiare situazioni particolari. I militari sono dotati di un equipaggiamento speciale e di attrezzature in uso all’élite dell’antiterrorismo.
Le Sos permettono di disporre di uno “scudo” di prima risposta antiterrorismo versatile e configurabile secondo le necessità del momento in qualsiasi parte del territorio con brevi tempi di intervento. Sono la risposta immediata ai gruppi terroristici armati, in grado di arginare tempestivamente possibili incursioni armate, anche con l’uso della forza.
Uomini addestrati ad entrare in azione in caso di attacchi a fuoco verso gruppi di persone, raid isolati all’indirizzo di cittadine comuni o esponenti delle istituzioni. Le Sos operano secondo precise regole di ingaggio e svolgono compiti di sorveglianza e ricognizione dei territori loro affidati con il massimo rigore. Tiratori scelti, all’occorrenza impiegano anche fucili d’assalto e sono in grado di operare negli ambienti più diversi.