Nel corso dei servizi notturni di controllo del territorio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, a seguito di segnalazione pervenuta alla sala Operativa della Questura di Catania, sono intervenuti in via Macallè dove, stando a quanto riferito da un cittadino, un uomo vestito di nero e incappucciato aveva forzato una macchina posteggiata.
I controlli
Giunti sul posto, i poliziotti delle Volanti hanno perlustrato le vie limitrofe fino a quando, nella vicina via Carlo Forlanini, hanno incrociato un individuo le cui fattezze corrispondevano alla descrizione fornita e l’hanno fermato. Dopo averlo identificato quale 39enne pluripregiudicato catanese, gli agenti hanno deciso di approfondire il controllo e di procedere con una perquisizione personale.
È stato trovato in possesso di un martelletto frangivetro, di un coltellino multiuso e di un coltello a serramanico con lama da 7 centimetri, nonché di un “Obd”, un lettore dei sistemi diagnostici, utilizzato per bypassare i congegni di protezione elettronici dell’autovettura.
Con gli strumenti rinvenuti, il 39enne era riuscito ad infrangere il vetro della vettura e a rimuovere le coperture plastiche sotto al piantone per poter accedere alla centralina e, quindi, mettere in moto il veicolo ma, evidentemente disturbato nella sua azione criminosa, aveva preferito recedere dal suo intento, cercando di eludere un eventuale intervento delle Forze di polizia.
Alla luce dell’accaduto, l’uomo è stato condotto presso gli uffici della Questura dove è stato formalmente indagato per i reati di possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e porto di oggetti atti ad offendere.
Tutti gli oggetti rinvenuti sono stati sequestrati e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Operazione “oro rosso” in Sicilia
Sono 111 persone controllate, 30 siti sensibili ispezionati, 38 operatori Polfer impegnati: è il bilancio della prima giornata dell’anno denominata operazione Oro Rosso dedicata, a livello nazionale, al contrasto del fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.
Partendo dall’analisi della delittuosità in Sicilia in ambito ferroviario, i controlli straordinari sono stati orientati verso i tratti ferroviari dove talvolta si sono verificati episodi delittuosi, nonché su strada e verso 9 centri di rottamazione e di trattamento di rifiuti speciali e metallici dislocati su tutta la regione, con l’obiettivo di intercettare ed interrompere la filiera di illegalità legata all’oro rosso.
In particolare, nei centri di raccolta, sono stati verificati il possesso delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività ed al trattamento dei materiali, il rispetto delle normative ambientali e la tracciabilità dei metalli trattati, non riscontrando criticità.
Per il suo valore, il rame è un metallo molto ambito dai predatori che, con le loro azioni, oltre a causare considerevoli danni economici alle imprese vittime, arrecano disagi alla cittadinanza nella fruizione dei servizi pubblici e di pubblica utilità.
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