Diverse denunce a seguito di furti in appartamenti in un noto residence della Costa Saracena, ad Augusta, hanno attivato le indagini del commissariato di Librino. È stato così fermato un 37enne, residente nel rione San Giorgio, che a bordo di una vettura – senza assicurazione – aveva della refurtiva riconducibile verosimilmente all’attività illecita.
Vittime di furti hanno riconosciuto refurtiva
I dubbi sulla provenienza dei beni di cui l’uomo è stato trovato in possesso sono stati fugati quando le vittime dei furti che avevano sporto denuncia riconoscevano gli oggetti sottratti nell’abitazione di Costa Saracena.
Le lacrime del pregiudicato e l’ammissione
Il fermato, che è risultato operare in nero nel noto mercatino delle pulci, di fronte all’evidenza dei fatti, è scoppiato in lacrime ammettendo di aver commesso almeno 4 furti proprio in quel residence che conosceva bene per avervi trascorso lunghi periodi di vacanze.
In tale frangente, i poliziotti hanno anche rintracciato ulteriore refurtiva, che il pregiudicato aveva nascosto presso l’abitazione di una donna rispetto alla quale aveva il divieto di avvicinamento, che è stata immediatamente restituita ai legittimi proprietari: preziosi, un televisore e altri oggetti di valore.
Identificato anche il complice
A seguire, è stato identificato anche il complice, un uomo di 33 anni, residente a Paternò, anch’egli pregiudicato. Anche in questo caso, i poliziotti hanno recuperato e riconsegnato la refurtiva che è stata prelevata direttamente dalla sua abitazione. Nella circostanza è stata sequestrata anche l’autovettura di uno dei malfattori.
Alla luce di quanto accertato, un soggetto è stato indagato in stato di libertà per furto aggravato in abitazione in concorso e per la violazione del divieto di avvicinamento alla moglie e dell’allontanamento dalla casa familiare; l’altro per furto aggravato in abitazione in concorso.
Ulteriore attività effettuata nel quartiere di competenza, ha consentito di indagare in stato di libertà 4 persone per furto di energia elettrica e di sottoporne un’altra alla misura della detenzione domiciliare.
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