Voleva sbarazzarsi dei rifiuti vicino al suo terreno di campagna e per questo aveva deciso di dargli fuoco. Un anziano è stato sorpreso nel Catanese dai carabinieri proprio nel momento in cui aveva appena appiccato l’incendio e per questo è finito nei guai.
Ad intervenire i carabinieri della tenenza di Misterbianco che hanno denunciato per “combustione illecita di rifiuti” un 77enne residente nella stessa cittadina del Catanese. Ad accorgersi di quanto stava accadendo i militari durante un servizio di prevenzione a largo raggio, mirato in particolare al contrasto dei reati ambientali.
Quando la pattuglia ha attraversato il territorio della contrada Sorbia di Misterbianco, hanno sorpreso l’uomo mentre stava appiccando il fuoco a diversi sacchi di rifiuti, abbandonati lungo la strada, in un’area adiacente ad un vasto terreno incolto, con presenza di sterpaglie.
Nella circostanza i carabinieri hanno subito lanciato l’allarme al centralino dei vigili del fuoco per chiedere ausilio. Infatti l’incendio si era già ampiamente sviluppato in un modo tale da non riuscire a domare le fiamme con gli estintori in dotazione alla pattuglia. Oltretutto le fiamme si stavano sviluppando in una zona non distante da alcune abitazioni. I pompieri, tempestivamente sopraggiunti, hanno provveduto spegnere l’incendio.
Il ricorso all’incendio dei rifiuti è una pratica abbastanza consueta in Sicilia. Nel giugno scorso nel Nisseno a tal proposito ci fu un’operazione a vasto raggio. Con le accuse di incendio e gestione illecita di rifiuti, il commissariato di pubblica sicurezza di Gela, su delega della Procura, aveva dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di 8 misure cautelari personali e reali, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale. In totale erano 14 gli indagati nell’ambito di questa inchiesta in cui, allo stato delle indagini preliminari in corso, vengono contestati, a vario titolo, diversi episodi quali combustione e sversamento illecito di rifiuti, ricettazione e violazione di sigilli.