Aveva ingerito numerosi ovuli di eroina con l’obiettivo di sfuggire al controllo in aeroporto. Ma non appena sbarcato a Fontanarossa su di lui si sono concentrati i sospetti della guardia di finanza. Sospetti che hanno trovato conferma, con la scoperta di ben 65 ovuli che l’uomo aveva ingurgitato sperando di eludere i controlli dei cani antidroga. Per lui sono scattate le manette.
L’attività è scattata nell’ambito dell’azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Ad operare i finanzieri del comando provinciale di Catania che hanno arrestato un cittadino, di origine nigeriana, trovato in possesso di oltre un chilo di sostanza stupefacente del tipo “eroina” allo stato puro. In particolare, le attività ispettive svolte dai militari della compagnia di Catania-Fontanarossa, anche a seguito dell’analisi dei voli in arrivo all’aeroporto di Catania, hanno consentito di individuare, tra i viaggiatori provenienti da Parigi, un cittadino di origine nigeriana.
Sottoposto dai militari del corpo al controllo del bagaglio e alla consueta intervista conoscitiva finalizzata a ricostruirne gli spostamenti, il nigeriano ha fornito notizie non compatibili con la documentazione di viaggio. Proprio per questo motivo le fiamme gialle, dopo aver avuto un confronto con l’autorità giudiziaria, hanno accompagnato il cittadino nigeriano in una struttura sanitaria della città, dove sono stati effettuati esami radiologici che hanno consentito di evidenziare la presenza di numerosi ovuli.
All’esito degli accertamenti sanitari, sono così stati recuperati 65 ovuli, contenenti oltre 1 chilo di eroina del valore di oltre 100 mila euro. I finanzieri hanno proceduto a sottoporre a sequestro i 65 ovuli hanno arrestato il cittadino nigeriano il cui provvedimento, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, è stato convalidato dal Gip del tribunale etneo. “L’attività investigativa – si legge in una nota del comando provinciale dei finanzieri – si colloca nel più ampio quadro delle attività poste in essere dalla guardia di finanza di Catania volte alla repressione della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti e a tutela, in particolar modo, delle fasce più deboli della popolazione”.