La Procura di Caltagirone ha aperto un’inchiesta sulla morte di quattro ospiti della casa di riposo Don Bosco affetti da Covid-19.
Nella struttura sono stati registrati 41 casi positivi al Coronavirus, compresi alcuni operatori.
Lo scrive il quotidiano La Sicilia, rivelando che il fascicolo, aperto contro ignoti dal procuratore Giuseppe Verzera, ipotizza i reati di omicidio colposo ed epidemia colposa.
La Procura ha acceso un ‘faro’ sulle circostanze che avrebbe potuto innescare il ‘focolaio’ nella Rsa di Caltagirone. Fino ai decessi di quattro anziani positivi al Covid-19. A ritroso si scandagliano le cartelle di altri tre ospiti morti in ospedale, tra la fine marzo e inizio aprile scorsi, quando ancora “gli ospiti e gli operatori erano tutti asintomatici”.
La struttura è stata chiusa e gli ultimi 24 ospiti trasferiti nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Nella fattispecie, 7 sono stati trasferiti al ‘Gravina’ di Caltagirone, 7 al San Marco, 5 al Garibaldi e altrettanti al Cannizzaro, questi ultimi nosocomi della città di Catania.
L’Asp di Catania ha avviato nell’immediatezza un’attività di monitoraggio della casa di riposo, disposta dalla Direzione sanitaria aziendale, coordinando i servizi ospedalieri e i servizi territoriali di Caltagirone.
Il nuovo focolaio era esploso cinque giorni fa.
Del trasferimento degli ospiti aveva dato notizia su facebook l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
“Una notte di lavoro. Uno straordinario lavoro realizzato dagli operatori del 118 e dai volontari dell’emergenza. Dopo aver sentito il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo e il team messo a disposizione dall’Asp di Catania, si è deciso di sgomberare la casa di riposo “Don Bosco” e trasferire tutti i suoi ospiti” aveva scritto Razza.
“Grazie – aveva proseguito il componente del governo Musumeci- per la professionalità dimostrata a tutti gli operatori Seus e ai medici e infermieri impegnati nell’azione. Grazie a volontari, alla Croce rossa italiana, che ha partecipato alle operazioni con l’unità di biocontenimento. Sono immagini di grande professionalità – aveva concluso – che rendono onore a una giornata che deve unire tutti gli italiani nel sentimento di amore per la nostra Patria”.
Il procuratore Verzera ha successivamente “confermato l’apertura del fascicolo” e “l’avvio di indagini in corso”, senza rivelare ulteriori particolari sull’inchiesta.
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