“Abbiamo ripreso i lavori dopo avere sbloccato un complicato iter con la Regione. Adesso chiedo a tutti voi di dare una mano per trasformare questo quartiere in un luogo in cui vivere serenamente. Un impegno che assumo con forza e mi prenoto sin da ora ad assistere alla prima messa in questa chiesa entro pochi mesi”.
Così il sindaco di Catania Enzo Bianco il 5 giugno scorso rivolgendosi ad una piccola folla di cittadini, al termine del sopralluogo nel cantiere della chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo e Santa Maria Goretti di via dell’Iris, nel quartiere di San Giorgio, alla presenza dell’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina e del parroco Dario Sangiorgio.
Impegno mantenuto e chiesa consegnata a parroco, fedeli e cittadini. Il sindaco Bianco, accompagnato dall’assessore Rosario D’Agata e dal suo consulente per i rapporti istituzionali Francesco Marano, presente il presidente della Municipalità Lorenzo Leone, ha partecipato ieri sera alla funzione religiosa di consacrazione della chiesa officiata dall’Arcivescovo Metropolita Salvatore Gristina collaborato dal parroco don Dario e da numerosi altri sacerdoti della Diocesi di Catania.
Un momento di grande commozione e di partecipazione popolare che ha dimostrato come per i residenti la chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo non sia solo la sede di un luogo di culto ma un vero e proprio elemento attivo di inclusione sociale, punto di riferimento e di incontro.
“L’Arcivescovo Gristina – ha detto il sindaco Bianco -, con passione e determinazione, aveva espresso tutto il suo dolore per la vicenda del cantiere infinito di questa chiesa che stava diventanto una storia paradossale. Questa sua determinazione, questa sua richiesta forte, mi hanno indotto ad affrontare con ancora maggiore forza questa vicenda complicata, fatta di passaggi e di intoppi burocratici. Una vicenda che ha avuto tre successioni di imprese con un conseguente allungamento inaccettabile dei tempi di realizzazione. In buona sostanza – ha continuato il Sindaco -, siamo riusciti a sbloccare la situazione ed a completare i lavori. Una realtà che non ha solo un valore religioso ma anche civile perché in una quartiere come questo la parrocchia non è solo un luogo di preghiera ma anche di aggregazione. Nelle scelte di fondo che questa amministrazione ha fatto – ha aggiunto il Primo Cittadino – Catania deve avere uno sviluppo omogeneo, i problemi devono essere risolti in tutte le zone delle città dove si sta peggio perché è li che si gioca il futuro della Città: dal centro storico a Librino, a San Giorgio a Trappeto. Per questo abbiamo deciso di destinare ai quartieri più disagiati i quattro quinti delle risorse straordinarie che la Città sta ricevendo. I cantieri sono aperti – ha concluso Enzo Bianco – e, anche se ci vorrà del tempo, tutti i progetti saranno realizzati, perché un sindaco deve lavorare anche per le cose che non si vedranno domani mattina ma che cambieranno il volto della città. Così avverrà la trasformazione delle aree abbandonate, attrezzate con parchi, orti urbani, aree di aggregazione. Un esempio è il recupero del famigerato Palazzo di Cemento a Librino”.
La Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo, molto attesa dagli abitanti del quartiere e realizzata con tecnologie antisismiche avanzate, ha una superficie complessiva di circa cinquecento metri quadrati coperti. Il progetto è stato realizzato dall’ingegnere Francesco Papale ed è stata finanziato con decreto della Presidenza della Regione.
Nel passato ci sono state una serie di vicissitudini fra cui due cessioni di ramo d’azienda oltre a diverse problematiche di natura tecnica. I lavori sono iniziati nel 2007 ed hanno avuto parecchie sospensioni, causate anche dal mancato accredito delle somme dovute da parte della Regione. Grazie al forte impegno profuso dall’amministrazione Bianco, i lavori sono ripresi finalmente completati.
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