Quella sera cambiò la storia di una città e soprattutto del calcio. Doveva essere il primo derby siciliano al Massimino dell’era della Serie A televisiva, il primo della storia in cui Catania e Palermo si contendevano le posizioni valide per l’Europa League. Per gli almanacchi vinsero i rosanero, ma di quella partita maledetta nessuno si ricorda il risultato.
Il 2 febbraio 2007 è il giorno in cui Catania mandò in onda in tutto il mondo la tragedia della morte di Filippo Raciti, l’ispettore morto in seguito agli scontri fra ultras.
Oggi, a distanza di nove anni, la vedova di Raciti, Marisa Grasso, riceverà il casco ed il giubotto che il marito indossava quella sera.
Proprio la giubba è stata passata più volte ai raggi x da periti ed investigatori nell’ambito del processo che si è concluso con la condanne in via definitiva nei confronti di due ultras.
Il 2 febbraio 2007 ha cambiato la vita di tanti, ma ha soprattutto stravolto il modo di vivere lo stadio. Purtroppo la lezione di quella sera è rimasta inascoltata in altre parti d’Italia e del mondo dove si è continuato a morire senza una ragione.
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