Fa festa l’Ekipe Orizzonte. Dopo il 22° scudetto conquistato domenica battendo in gara 4 della finale tricolore il Plebiscito Padova ai rigori, le ragazze allenate da Martina Miceli sono state ricevute a Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania.
“Questa società e questa squadra tengono alto il nome di Catania e il livello dello sport della nostra terra. Vincere uno scudetto è difficile qualunque sia la disciplina sportiva che si pratichi. Continuare a farlo dopo tanti successi già conquistati è davvero un’impresa straordinaria e per questo va dato grande merito a chi l’ha compiuta”. Lo ha detto il sindaco facente funzioni del capoluogo etneo Roberto Bonaccorsi ricevendo stamane in municipio insieme con l’assessore allo Sport Sergio Parisi la squadra di serie A1 femminile di pallanuoto dell’Ekipe Orizzonte insieme con la coppa che simboleggia il titolo italiano conquistata domenica scorsa.
Per le rossazzurre è il secondo scudetto consecutivo che conferma la squadra etnea come la più titolata d’Italia.
Insieme alla rosa, capitanata da Valeria Palmieri c’erano, il presidente Tania Di Mario e lo staff tecnico diretto da coach Martina Miceli.
Di Mario “Il lavoro paga sempre”
“Quando si vince – ha detto la presidente della squadra Tania Di Mario – bisogna sempre ricordarsi di chi ti è stato vicino. Noi lo facciamo con grande orgoglio, con la consapevolezza di avere la fortuna di avere chi sceglie di stare al nostro fianco. Come abbiamo fatto noi con loro. Il lavoro paga sempre e per questo ringraziamo anche tutti quelli che ci sostengono permettendoci di continuare a sognare”.
Miceli “Anche in questa stagione siamo stati bravi”
Martina Miceli, tecnico dell’Ekipe Orizzonte, ha spiegato: “Anche in questa stagione siamo stati bravi a trovare i giusti equilibri malgrado le tante difficoltà vissute a causa del covid e dei numerosi infortuni subìti. C’era per noi un grande senso di rivalsa. Questo successo è arrivato pure grazie al sostegno della città di Catania e della gente che ci è stata sempre vicina anche nei momenti più complicati”.
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