“Come quella di nominare un dirigente del suo partito a presidente del comitato dei festeggiamenti, la scelta dello show man Fiorello per la candelora d’oro appare più dettata dal desiderio del Sindaco Bianco di celebrare se stesso, che un sincero omaggio alla Patrona Agata e ai suoi devoti”.
Parole di Sebastiano Arcidiacono, vice presidente vicario del consiglio comunale di Catania, che, ancora una volta, non le manda a dire tornando a parlare della Festa di Sant’Agata.
Arcidiacono che aveva già criticato la scelta di affidare la guida dei festeggiamenti al vice segretario regionale del Pd, Marano, adesso punta sulla decisione di assegnare la candalora d’oro a Fiorello. Non si tratta solo di una critica, ma di una riflessione condita da proposte concrete.
“L’impegno della Comunità di Sant’Egidio, – spiega Arcidiacono – il sacrificio di Luigi Licari simbolo di quanti ogni giorno rischiano la vita per fare rispettare la legalità, gli insegnanti e le insegnanti quotidianamente in prima linea nella difficile sfida dell’educazione, il coraggio dei Briganti di Librino a non cedere alla rassegnazione, avrebbero meritato ben altra attenzione in una Città che oggettivamente attraversa uno dei suoi momenti più bui”.
“Siamo di fronte – continua Arcidiacono – , purtroppo, al progressivo snaturamento delle celebrazioni agatine, per causa del Sindaco Bianco divenute palcoscenico di partito e ora trasformate persino in set cinematografico, con un personaggio nazional-popolare ingaggiato apposta per farsi fotografare nei giorni della Festa. La filiale devozione alla comunità ecclesiale diocesana ci impone di lanciare un nuovo sincero e accorato appello, anzitutto a sua Eccellenza l’arcivescovo Mons. Salvatore Gristina, affinchè intervenga per fermare questa deriva e ricondurre ai valori religiosi e apolitici la Festa di Sant’Agata, offuscata da scelte partitiche e di spettacolo estranee ai valori di fede e solidarietà che per secoli l’hanno sottratta ai tentativi di strumentalizzazione di ogni genere”.
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