Lidia Trombello, studentessa di Medicina e Chirurgia, e Giacomo Torrisi, assegnista di ricerca al dipartimento di Fisica e Astronomia, sono i vincitori dell’edizione 2019 della selezione catanese di FameLab, il talent show della scienza. Dopo le due fasi eliminatorie di lunedì e martedì scorsi, la tornata finale della competizione si è svolta questa mattina nell’aula magna del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.
L’evento, ideato dal Cheltenham Festival e promosso a livello mondiale dal British Council in oltre trenta differenti paesi, è una competizione per giovani ricercatori con il talento della comunicazione; in Italia è organizzato da Psiquadro in collaborazione con il British Council Italia e numerosi altri partner territoriali, tra i quali, per la sede etnea, l’Università di Catania, l’Inaf – Osservatorio Astrofisico di Catania, i Laboratori Nazionali del Sud e la sezione di Catania dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, l’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi del Cnr, il Piano Lauree scientifiche, il Centro siciliano di Fisica nucleare e Struttura della Materia, la Scuola Superiore di Catania, Young Minds Catania, Accademia italiana per la Promozione della Matematica, Radio Zammù e Zammù Tv.
Trombello, prima classificata assoluta, ha raccontato la storia del virus che si è introdotto nel Dna umano generando una proteina che sostiene la vita, favorendo la fusione di cellule embrionali e materne. Torrisi, secondo in graduatoria, ha messo in scena invece la vicenda dell’“amicizia tra il fotone e l’elettrone” grazie alla quale si attiva l’effetto fotovoltaico.
Entrambi sono stati giudicati come migliori divulgatori scientifici dalla giuria di esperti composta da Daria Guidetti, ricercatrice all’Istituto di Radioastronomia INAF di Bologna, Andrea Mameli, responsabile del Programma Comunicazione del Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna, dal prof. Salvatore Bordonaro (Di3A) e dallo station manager Alberto Conti (Radio Zammù). Gli altri concorrenti in gara erano Luisa Scucces (terza classificata con un’immaginifica presentazione sul valore delle cellule staminali), Simone Valastro (che ha ricevuto il premio “My best talk” grazie alle preferenze del pubblico in sala per il suo talk sull’energia oscura dell’universo), Salvatore Alaimo, Giuseppe Castro e Giuseppe Calaciura.
I due vincitori – valutati secondo un criterio che prendeva in considerazione la chiarezza espositiva, l’interesse dei contenuti e la capacità di catturare l’attenzione dell’uditorio – seguiranno, nel mese di aprile, una Masterclass che si terrà a Perugia, prima di cimentarsi nella finale nazionale di FameLab, in programma per il mese di maggio a Milano.
La manifestazione, condotta da Mauro Gemma, giovane speaker di Radio Zammù, è stata introdotta dai saluti del direttore del Di3A Agatino Russo e del presidente della Scuola Superiore Francesco Priolo; sono intervenuti inoltre la dottoressa Isabella Pagano, direttrice dell’Osservatorio astrofisico di Catania –Inaf e l’instancabile ed entusiasta “patron” di Famelab, il fisico Salvo Mirabella. Il folto pubblico presente, composto da studenti universitari, e di alcuni istituti secondari di primo e secondo grado catanesi, ha inoltre assistito a due interessantissimi talk sull’inquinamento spaziale e le potenzialità della radioastronomia (Daria Guidetti) e sulla valenza delle simulazioni nell’indagine scientifica (Andrea Mameli), a corredo di una giornata trascorsa all’insegna della scienza, raccontata da chi la studia con passione.
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