Secondo la procura avrebbero svuotato la cassa della società per non pagare i creditori. Dopo lunghe indagini i militari della guardia di finanza di Catania hanno sequestrato quote della ‘Gam Alimentare’, società che gestisce supermercati, e tutti beni aziendali e mobili registrati posseduti, nell’ambito di accertamenti sul dissesto e il successivo fallimento, nel novembre del 2019, di ‘Elpidia s.r.l’.
Dalle indagini del nucleo di Polizia economico- finanziaria delle Fiamme gialle è emerso che “il management di Elpidia nel 2013, in pieno dissesto, trasferiva l’intero complesso aziendale alla Gam Alimentare, posseduta dalla medesima cerchia familiare”.
Gam Alimentare, ricostruisce la Procura, è una società attiva, con un volume d’affari annuo di oltre due milioni di euro, ritenuta “strumento per la commissione del delitto di bancarotta fraudolenta e profitto del reato”. Nella società sono “confluiti gli asset aziendali sottratti ai creditori di Elpidia”, con l’Erario che ha la maggiore esposizione: 7 anni fa era di 1,5 milioni di euro. Secondo l’accusa, nel 2013 “aveva cessato di fatto la propria attività trasferendo al prezzo irrisorio di mille euro l’intero ramo aziendale alla Gam Alimentare”.
La Procura ritiene la Gam Alimentare “una società di comodo appositamente costituita nel 2012 da prossimi congiunti di Salvatore Costanzo, di 48 anni,amministratore unico fino al 2013 di Elpidia” mentre la Gam Alimentare sarebbe “soltanto formalmente gestita dalla nipote Assia Maria Crisafi, di 27 anni, subentrava nella conduzione dei supermercati appartenuti a Elpidia, mentre quest’ultima, dopo la cessione dell’azienda, nel 2015, veniva posta in liquidazione e affidata a Francesco Costanzo, 73 anni, padre dell’amministratore di fatto”.
“Con il decreto di sequestro – sottolinea la Procura di Catania – è stato, inoltre, nominato un amministratore giudiziario per salvaguardare i beni aziendali, evitando che gli stessi possano essere, ancora una volta, dispersi e sottratti alle ragioni creditorie e, soprattutto, al fine di garantire la prosecuzione dell’attività d’impresa della Gam Alimentare a tutela dei lavoratori dipendenti e per il mantenimento dei livelli occupazionali”.