I sogni son desideri, recitava la filastrocca di un celeberrimo film d’animazione entrato nell’immaginario dei bambini di tutto il mondo.
I sogni possono anche avverarsi grazie alla propria intraprendenza, come quella del 21enne messicano Bernardo Logar.
Il giovane aveva assecondato il proprio desiderio di regalarsi un’esperienza unica: compiere il giro del mondo in sella alla propria compagna d’avventura, una motocicletta KTM 690 affettuosamente da lui chiamata “Rebecca”.
Bernardo era partito circa due anni fa dal suo Messico, aveva attraversato due continenti e percorso oltre 130mila chilometri, visitato una quantità smisurata di luoghi, città, conosciuto persone, usanze ed ammirato, da ultimo, anche le bellezze di Catania, il mare, l’Etna.
Purtroppo i sogni a volte si infrangono, si scontrano con la dura realtà.
Sabato scorso il giovane ha avuto modo di conoscere la famosa “movida” catanese, ma la domenica mattina, dopo essersi apprestato a risalire in sella a “Rebecca” scopre una triste novità: qualcuno l’aveva fatta sparire.
Il ragazzo infatti alloggiava in un B&B nei pressi del Castello Ursino ed alcuni malintenzionati, durante la notte, avevano pensato bene di rubare quella motocicletta verde.
In preda alla disperazione il ragazzo ha avvisato il 112 (Numero Unico di Emergenza) dell’avvenuto furto, ed ha pubblicato un post su Facebook che ha ricevuto migliaia di condivisioni da parte di persone il cui animo era diviso tra la vergogna per ciò che è successo nella nostra terra ed il desiderio di rendersi utili per il ritrovamento.
Il sogno di Bernardo si è avverato con l’aiuto dei Carabinieri, nella circostanza specifica quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante.
I militari hanno raccolto il grido d’aiuto del ragazzo messicano e, nel corso di un servizio di pattuglia, grazie alla conoscenza approfondita del territorio e ad un pizzico di fortuna, hanno trovato “Rebecca” in via Oriente, nel cuore del popoloso quartiere di San Cristoforo.
I ladri le avevano già asportato la batteria in attesa di smontare tutti i pezzi riutilizzabili, ma avevano temporeggiato probabilmente a seguito della risonanza mediatica del furto.
I carabinieri hanno donato una nuova batteria per “Rebecca”, consentendo ancora al ragazzo di continuare il proprio avventuroso viaggio che si concluderà tra quattro anni con il ritorno in Messico dopo le prossime ulteriori tappe in Europa, Asia e Africa.
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