“Mi sono accorto di essere jacitano, (a me piace di più jacitano che acese), l’anno scorso quando mi sono lanciato contromano sulle mie due ruote per arrivare dall’albergo a Villa Pennisi, che è la mia prima casa ad Acireale. In quel percorso ero già diventato acese, perché le persone che ho incrociato hanno pensato abbiamo il nuovo matto del paese. Ho fatto tutta quella strada contromano e quel semplice gesto di decidere di andare e di esplorare il posto in cui ero arrivato, grazie a Villa Pennisi, è stato incredibile. Vi incontravo, ci incontravamo, con le coppie che decidevano di sposarsi nella villa, i postini, essere cittadino è una cosa bellissima, perché il cittadino è un uomo libero perché partecipa insieme con gli altri. Abbiamo inventato questa cosa un paio di millenni fa, per affermare il vivere insieme. Mi fa impressione provare la stessa”.

Sono state queste le parole di Ezio Bosso, il pianista, compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale a cui il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ieri sera ha conferito la cittadinanza onoraria.
L’anno scorso prima che Ezio Bosso salisse sul palco dell’Ariston Acireale ha avuto modo di conoscere un musicista eccezionale e un uomo meraviglioso. Ci ha detto che sentiva Villa Pennisi e Acireale come la sua famiglia e oggi che ha scelto di tornare ad Acireale abbiamo voluto che questa potesse davvero essere la sua casa-, ha dichiarato il primo cittadino acese-. Ezio Bosso è qui ormai da diversi giorni e resterà fino alla prossima settimana a Villa Pennisi, dove insegna a tanti giovani musicisti e incontra tanta gente a cui trasmette il suo entusiasmo autentico per la vita”.