I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, coadiuvati dai colleghi della C.I.O. del XII° Reggimento “Sicilia”, del N.A.S. e N.I.L. di Catania e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno effettuato un servizio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa nei quartieri a rischio del capoluogo etneo.
Arrestato il 22enne catanese Emanuel Ferro, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. Il giovane, già condannato dai giudici per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Catania il 14 giugno 2018, dovrà scontare la pena comminatagli equivalente a 10 mesi di reclusione.
Arrestato l’81enne catanese Carmelo Foti, poiché ritenuto responsabile di evasione. L’uomo è stato sorpreso dai militari, per la quinta volta in sei mesi, mentre passeggiava in via Vincenzo Zaccà in evidente violazione della misura restrittiva cui era sottoposto.
Denunciati in stato di irreperibilità per evasione tre pregiudicati romeni, di 30, 33 e 36 anni, sottoposti agli arresti domiciliari nel campo nomadi di via Crocefisso, che secondo gli approfondimenti investigativi dei militari operanti sarebbero fuggiti dal nostro paese per far rientro in Romania.
Denunciati due pregiudicati catanesi, di 28 e 44 anni, poiché ritenuti responsabili di evasione. Entrami i soggetti al momento del controllo non sono stati trovati in casa così come imposto dalle misure restrittive cui erano sottoposti.
Denunciati un uomo e una donna abitanti in via Capo Passero, poiché ritenuti responsabili di furto aggravato. Entrambi avevano allacciato i propri contatori privati alla rete elettrica pubblica.
Denunciato un catanese di 32 anni, poiché in via Capo Passero colto in flagrante possesso di materiale esplodente.
E ancora, denunciata la titolare, di 28 anni, di una rivendita di generi alimentari ubicata in via Capo Passero, poiché conduceva l’attività in presenza di gravi carenze igienico-sanitarie tali da doverne imporre la chiusura e il sequestro dell’esercizio commerciale.
Denunciata infine la titolare, di 36 anni, di un panificio in via Galermo, poiché aveva installato ed utilizzato impianti di videosorveglianza in assenza dell’autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro. Nel medesimo contesto i militari del N.I.L. hanno contestato alla donna una sanzione pari a 700 euro per l’impiego di lavoratori in nero (recuperi INPS e INAIL).