I Carabinieri del NIPAAF di Catania e il dal NORAS del Corpo Forestale di Catania hanno individuato i presunti autori dei un’aggressione compiuta il 17 dicembre scorso all’interno della pineta di Linguaglossa, nel Catanese, all’interno della Zona B del Parco dell’Etna, a danno di due ciclisti che avevano fatto loro notare di avere danneggiato, assieme a un numeroso gruppo di motociclisti, le aree boschive in un’area soggetta a vincoli naturalistici.
Le indagini, coordinate dalla procura, hanno preso avvio dopo una denuncia del Presidente del Parco dell’Etna, corredata da un video dell’aggressione, ripresa dalla go-pro di uno dei due ciclisti che era stato tratto dal web e dal quale risultava che i due ciclisti erano stati insultati e colpiti con il casco, pugni e calci. Alle prime ore del mattino i Carabinieri Forestali, gli agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana e della Stazione di Zafferana Etnea hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione nelle abitazioni di S. A. di 26 anni e P. K. di 45 anni. I militari hanno rinvenuto le moto con cui erano state realizzati gli illeciti ambientali e l’abbigliamento utilizzato dagli aggressori. Le moto e gli indumenti sono così stati posti sotto sequestro.
I due sono indagati in concorso per i delitti di violenza privata, deturpamento di bellezze naturali, deturpamento di beni paesaggistici e violazione della legge sulle aree protette. E’ stato infatti accertato che il passaggio dei motociclisti fuoristrada aveva lasciato evidenti e profondi solchi sul terreno che era stato scavato dagli pneumatici tassellati. Essendo l’area gravata dal vincolo idrogeologico, ciò ha determinato un serio pregiudizio, oltre all’integrità ambientale dei luoghi e alla loro quiete, anche alla stabilità del suolo per una marcata propensione al fenomeno erosivo del ruscellamento e alla distruzione della rinnovazione di specie vegetali autoctone. Elevate anche sanzioni amministrative per violazioni al Regolamento del Parco per un totale di oltre 1.300 euro.