Resta alta l’attenzione sull’Etna. L’attività del vulcano crea qualche apprensione. Tanto che il Dipartimento regionale della Protezione civile siciliana ha diramato un bollettino in seguito alle attività vulcaniche che negli ultimi giorni hanno portato anche alla chiusura dello scalo aeroportuale di Catania definendo ‘preallarme’ la situazione dell’Etna con alta probabilità di nuove eruzioni.

Per quanto concerne l’accesso alle aree più alte del vulcano si richiamano le indicazioni contenute nelle ‘Procedure di allertamento rischio vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna’, contenute nell’ordinanza della Prefettura di Catania n.18709 del 4 aprile 2013.

Il bollettino di allerta per l’aviazione civile è passato da verde a giallo, ma al momento non ha conseguenze sull’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania, che resta operativo, anche se sulla pagina ufficiale internet dello scalo risulta “impossibile caricare la lista dei voli”.

Il ferragosto difficile nello scalo Fontanarossa

Dopo oltre 24 ore di stop a causa della ricaduta di cenere dell’Etna, l’aeroporto di Catania Fontanarossa, chiuso per 24 ore è tornato operativo. La Sac, la società di gestione dello scalo, ha comunicato che è stato riaperto dalle 6 di stamane, consigliando però ai passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree: fra i voli previsti oggi e le riprotezioni per i passeggeri rimasti a terra ieri, è infatti un Ferragosto di passione per viaggiatori e operatori dello scalo etneo, con possibili ritardi.

Alcuni voli sono stati cancellati altri partono in ritardo ma la gran parte degli aerei previsti decollano per le loro destinazioni. Anche alcuni aerei in arrivo hanno subito ritardi, altri voli sono stati del tutto cancellati alla partenza e altri dirottati su Palermo ma la maggior parte rispetta gli orari stabiliti.

Ieri erano stati cancellati tutti i voli in partenza da Catania mentre quelli in arrivo non cancellati sono stati dirottati su Trapani, Comiso e Palermo.

Come detto, l’aeroporto era stato chiuso a causa della cenere caduta sulle piste dopo l’eruzione dell’Etna e a causa di quella presente in atmosfera. La cenere lavica è un pericolo certo per gli aerei.

 

 

 

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