In considerazione delle comunicazioni ricevute dai centri di competenza scientifica rispetto a valori anomali rilevati nell’ambito dell”attività di monitoraggio dell’Etna, il capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha disposto stamane il passaggio allo stato di allerta gialla.
Lo comunica la stessa protezione civile in una nota. L’allerta gialla indica uno “stato di potenziale disequilibrio” del vulcano, in considerazione dell”andamento dei parametri registrati nelle ultime 36 ore.
Il passaggio all’allerta gialla, determinato in stretto raccordo con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana, prevede un’intensificazione delle attività di vigilanza e monitoraggio da parte dei centri di competenza scientifica.
Sulla base dei dati di monitoraggio condivisi, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile garantisce un’attività mirata di valutazione dei potenziali scenari di impatto locale e l’allertamento, in coordinamento con la Prefettura di Catania, del territorio e dei Sindaci dei comuni interessati, ai fini dell’adozione di eventuali misure operative volte a fronteggiare fenomeni previsti o in atto.
Dall’Ingv, intanto, fanno sapere che è in corso un’intensa attività stromboliana al Cratere di Nord-Est dell’Etna, con lancio di bombe incandescenti oltre l’orlo craterico e ricadute di materiale piroclastico sui fianchi del cono. Durante la mattinata questa attività è stata accompagnata anche da emissioni di cenere vulcanica con un pennacchio diretto verso est-sudest, che si è disperso nell’atmosfera.
Poco dopo le 12:50, i sistemi di sorveglianza dell’INGV hanno registrato l’inizio di attività eruttiva alla Voragine che in pochi minuti ha preso il carattere di fontana di lava pulsante. Allo stesso tempo è diminuita l’attività stromboliana del Cratere di Nord-Est passando ad emissione di cenere scura, per poi cessare.
Con l’inizio dell’attività parossistica, si è registrato un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente si è spostata dal cratere di nord-est verso la voragine da cui si è alzato un pennacchio di cenere piegato dal vento verso est-sudest, raggiungendo un’altezza di 3000-3500 m sopra la cima dell’Etna.
Nel pomeriggio è iniziato un trabocco di lava dall’orlo occidentale della depressione craterica Voragine-Bocca Nuova, alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all’area sommitale.
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