Catania

Le ceneri dell’Etna potranno essere riutilizzate, ecco come

Le ceneri vulcaniche emesse dall’Etna potranno essere utilizzate in sostituzione di materie prime nei cicli produttivi. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Il provvedimento indica i procedimenti che Comuni e imprese dovranno seguire per la valorizzazione delle ceneri non contaminate o inquinate depositate su strade, tetti e altre aree aperte in occasione delle eruzioni vulcaniche che dovessero verificarsi in futuro.

Le parole di Di Mauro

“Da problema per i Comuni, per la pulizia e lo smaltimento, le ceneri vulcaniche possono diventare una risorsa per le aziende che potranno utilizzarle nelle fasi di produzione – dice Di Mauro –. In base alla normativa nazionale, le ceneri vulcaniche sono escluse dalla disciplina dei rifiuti. Era necessario un disciplinare con le opportune precisazioni di carattere operativo per il corretto riutilizzo a fini produttivi che non danneggino l’ambiente o creino rischi per la salute umana. Faremo partire una campagna di comunicazione per sensibilizzare anche i privati cittadini a una raccolta delle ceneri vulcaniche che ne favorisca il riuso”.

Le linee guida sono frutto del lavoro svolto dai tecnici dell’assessorato regionale con quelli dell’Arpa, della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Catania, che ha curato un progetto di ricerca specifico. Il decreto sarà pubblicato nei prossimi giorni su sito istituzionale della Regione Siciliana.

Leggi anche

L’aeroporto Fontanarossa di Catania di nuovo chiuso, almeno fino alle 6 di domani, l’Etna in eruzione

La ricaduta di cenere verso Taormina

Capita spesso che l’attività parossistica del Vulcano, ovvero esplosione e fontane di lava, causa fiumi di lava che scendono lentamente lungo il versante meridionale del cratere. Secondo le stime, le fontana di lava dal cratere di sud est generano molto spesso colonne di fuoco alte anche 5mila metri. La ricaduta della cenere non avviene soltanto in città ma lungo l’asse fra Fiumefreddo e Taormina, dunque a moltissimi chilometri di distanza. Un evento non raro.

Leggi l'articolo completo