Più bagnini sulle spiagge lungo il litorale che va da Catania ad Acireale, vigilanza via terra e via mare e nel tratto di mare dalla foce del fiume Simeto a quella dell’Alcantara e l’impiego dei cani dell’unità cinofila.
La Capitaneria di porto di Catania ha messo a punto il piano ‘mare sicuro’ per l’estate 2016 con la nuova ordinanza di Sicurezza balneare.
Un vademecum con le regole che bagnanti, diportisti e gestori di stabilimenti balneari, devono rispettare per garantire che si svolgano secondo elevati standard di sicurezza sia le attività turistiche e ricreative.
Le principali novità introdotte dalla Capitaneria di porto di Catania riguardano le disposizioni per la dotazione, da parte degli stabilimenti balneari di defibrillatore automatico esterno (DAE), ancora facoltativa per stagione 2016, ma il cui utilizzo, dove già presente, dovrà essere assicurato con la costante presenza di personale specializzato nell’uso del presidio sanitario.
Altra novità è la possibilità di ricorrere alle unità cinofile, ad integrazione del servizio di salvataggio e la composizione minima dei bagnini all’interno di ciascun stabilimento balneare, con la previsione di un minimo di due per i primi 160 metri di fronte mare. I gestori delle strutture balneari più grandi e vicini potranno fornire il servizio in maniera consorziata tra loro, dopo la comunicazione alla Capitaneria di porto.
La nuova ordinanza prevede espressamente che, dalle 9 alle ore 19, tutti gli assistenti bagnanti in servizio negli stabilimenti balneari assicurino sempre la loro presenza nelle zone da presidiare (torretta di salvataggio, battigia, pattino di salvataggio in mare).
La delimitazione della zona di mare affacciato sul litorale, prevede una fascia ‘cuscinetto’ di 100 metri di ampiezza, all’esterno di quella già riservata esclusivamente ai bagnanti, dove non è consentita la navigazione, con l’obbiettivo di incrementare la sicurezza dei bagnanti stessi ed impedire ancor di più ogni possibile interferenza con il transito, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità a vela o a motore (compresi scooter acquatici, jet e propulsori acquatici, surf, kite-surf e tutti i galleggianti trainati da motori meccanici).
La vigilanza sia a terra che a mare sarà possibile grazie all’impiego di uomini e mezzi della Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Catania.
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