Nell’ambito di mirate attività di controllo, gli agenti del nucleo artificieri dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenuti in una fabbrica di fuochi di artificio dell’Acese per un controllo su materiale esplodente sottoposto a sequestro nel mese di dicembre – per il quale è stato disposto il dissequestro e la restituzione all’avente diritto – al fine di verificare la quantità di esplosivo detenuto nella struttura rispetto alla quantità consentita.

All’interno dell’area di pertinenza della struttura, i poliziotti hanno subito notato la presenza di un autocarro carico di materiale esplosivo, risultato sequestrato a Siracusa. Già tale circostanza ha destato qualche sospetto sulle modalità di conservazione dei prodotti esplodenti che si trovavano ancora su un autocarro e in ambiente esterno, fuori dall’apposito magazzino in cui si sarebbero dovuti trovare.

Dopo l’inventario, scoperto ammanco di oltre 600 chili

Dopo aver proceduto con l’inventario dell’esplosivo custodito, gli operatori hanno accertato un ammanco di oltre 600 chilogrammi rispetto al quantitativo originariamente sequestrato.

Inoltre, diversi prodotti si presentavano deteriorati per l’umidità assorbita a causa delle condizioni meteo degli ultimi giorni e delle errate modalità di custodia.

Messo in sicurezza il resto del materiale

Il personale specializzato, pertanto, ha provveduto a mettere in sicurezza tutto il materiale restante. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria procedente, ha trasferito tutto l’esplosivo nei locali di un’altra ditta specializzata, per procedere alle formalità del dissequestro e alla sua restituzione al legittimo proprietario.

Titolare azienda denunciato

A seguito delle violazioni riscontrate, la titolare della di ditta è stata denunciata in stato di libertà per violazione dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro e per aver tenuto in deposito materie esplodenti senza le prescritte cautele.

Sequestrati nel Nisseno 152 botti prima di Capodanno

Poco prima di Capodanno, la squadra Mobile e il Commissariato  di Gela hanno effettuato mirati controlli finalizzati al contrasto illegale di materiale pirotecnico sul solco delle direttive dipartimentali che, a seguito della riunione tecnica di coordinamento istruita dal prefetto della provincia, sono state trasposte in precisi servizi con ordinanza del questore per tutto il periodo delle festività natalizie e di inizio anno nuovo.

Nel corso dell’attività ispettiva sono emerse alcune violazioni, consistenti in fattispecie di reato, in particolar modo, è emerso che all’interno di un esercizio commerciale, il cui rappresentante legale è risultato essere un cittadino di nazionalità cinese, erano esposti al pubblico, e posti in libera vendita, diversi fuochi d’artificio per i quali vigono stringenti prescrizioni di vendita, tra cui il possesso della licenza rilasciata dal Prefetto prevista dall’art. 47 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Nello specifico, sono state rinvenute, ed in seguito sottoposte a sequestro, alcune scatole contenenti complessivamente 152 razzetti cat. F2 – V C, materiale esplodente la cui vendita è vietata ai minori di anni 18 e limitata soltanto ad esercenti muniti della licenza prefettizia.

Il titolare dell’esercizio commerciale oggetto del controllo è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela per il reato di fabbricazione e commercio abusivo di materiale esplodente.

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