Esplosioni in sequenza, tremore e nuove fontane di lava. L’Etna al momento non fa ricadere cenere sulle piste aeroportuali ma ha ripreso la sua eruzione svegliando tutta l’area catanese di prima mattina.
Il comunicato ufficiale Ingv
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza è possibile osservare che l’attività stromboliana al Cratere #Voragine si è ulteriormente intensificata ed al momento è in atto una fontana di lava. Tale attività produce delle emissioni di cenere che, in accordo con il modello previsionale, si disperdono in direzione ESE.
L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a presentare un incremento dei valori e attualmente ha raggiunto un livello molto alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato a est della Voragine ad una elevazione di circa 2800 m sul livello del mare. Si registra un ulteriore incremento della frequenza di accadimento e dell’ampiezza degli eventi infrasonici localizzati al cratere Voragine. L’ampiezza del tremore infrasonico è in aumento.
Le reti di deformazione del suolo iniziano a mostrare qualche variazione a partire dalle ore 01.00 UTC circa. In particolare, inizia una deformazione che, al momento, ha raggiunto poco più di 0.1 microradianti al clinometro sommitale di ECP e circa 5 nanostrain in decompressione al dilatometro di DRUV. La rete GNSS non mostra variazioni fuori dal rumore di fondo.
Etna in attività da giorni
Il vulcano è in attività da giorni e ha causato anche la chiusura dell’aeroporto per quasi una intera giornata. La cenere vulcanica è ricaduta fino al siracusano nella giornata di giovedì. Una ripresa che è avvenuta quasi contemporaneamente a quella dello stromboli. eventi che dall’Ingv non si stancano mai di dire che non sono collegati fra loro.
Spettacolari, comunque, i video del 3 e 4 luglio ripresi da Ingv, Vigili del Fuoco e Forestale in entrambi i siti vulcanici.
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