Il Collegio delle guide alpine e delle guide vulcanologiche che lavorano sull’Etna ricostruiscono attraverso le parole di Antonio Rizzo, la guida alpina che stamani si trovava sul vulcano, con un gruppo di turisti, cosa è accaduto nella zona in cui si è verificata l’esplosione freatica che ha causato il ferimento di alcune persone.
“Eravamo a circa 30 metri dai fronti lavici – racconta Rizzo – quando abbiamo notato a 150 metri dalla nostra posizione una piccola fumata bianca comprendendo che il terreno sotto di noi si stesse scaldando. Immediatamente abbiamo fatto indietreggiare il gruppo che era al nostro seguito e infatti si è verificata una piccola esplosione“.
La guida racconta poi di una seconda esplosione: “Dopo circa 45 minuti – ricostruisce Rizzo – se n’è verificata un’altra con delle scorie che hanno colpito alcuni turisti. Nulla di grave. Abbiamo constatato che stanno bene e sono a casa”.
Le guide dell’Etna tengono a ribadire che “non si è assolutamente trattato dell’esplosione di un cratere o dell’apertura di una voragine”.
L’incidente è avvenuto circa 2650 metri in località Cisternazza, sul versante meridionale del vulcano più alto d’Europa, un’area lontana dalle piste da sci e che rientra nella fascia della ‘zona gialla’ dove l’accesso è consentito se accompagnati da guide turistiche.
Gli incidenti sull’Etna causati dalle eruzioni sono eventi molto rari: l’ultimo è avvenuto nel 2002 ma allora si trattava della colata che distrusse il centro servizi della stazione sud.