C’è un indagato nell’inchiesta della procura di Catania sul crollo della palazzina di tre piani in via Crispi, avvenuto nella notte tra sabato e domenica.
Si tratta dell’uomo ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo con la prognosi riservata per ustioni sul 15% del corpo, in particolare alle mani e alla testa. I magistrati si avviano ad iscriverlo sul registro degli indagati come atto dovuto nell’ambito degli accertamenti tecnici irripetibili.
I reati ipotizzati dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Raffaella Vinciguerra sono disastro e omicidio colposi, per il crollo della palazzina e la morte dell’85enne, Agata Strano che abitava al secondo piano.
Le indagini puntano ad accertare eventuali responsabilità dirette o indirette nell’esplosione che ha causato una vittima e quattro feriti, due dei quali, l’indagato e una bimba di 10 mesi, in maniera grave. Tra gli accertamenti, che avranno valore anche come incidente probatorio, potrebbe non esserci l’autopsia, ma il semplice esame esterno.
Intanto la zona in cui si è verificato il crollo è stata circoscritta. Questo pomeriggio i tecnici delle Manutenzioni comunali hanno installato una recinzione che impedisce l’accesso per ragioni di sicurezza e di pubblica incolumità nel tratto di via Francesco Crispi.
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