La Sicilia delle morti bianche vive un’altra tragedia, stavolta nella zona industriale di Catania. E i sindacati attaccano la regione per la mancata riforma del settore dei controlli
Un operaio di 37 anni è morto in un incidente di lavoro avvenuto nel sito della Ecometalli srl, nella zona industriale di Catania. La società si occupa di raccolta e commercio di metalli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. La Procura ha aperto un’inchiesta.
Secondo quanto si è appreso l’uomo è stato colpito da un frammento metallico dopo un’esplosione, forse di una bombola, mentre era su un mezzo di lavoro. L’impatto è stato violento e l’operaio è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti medici del 118 e militari dell’arma del comando provinciale.
Una settimana fa l’ultima tragedia avvenuta in un cantiere dove un uomo ha perso la vita cadendo dal tetto di un capannone. La vittima è Antonio Tamburo, 51 anni. L’uomo è morto a Cefalù, all’interno del cantiere che si sta occupando del progetto per il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono. A darne notizia sono i sindacati dopo che ieri si è registrata un’altra vittima del lavoro.
Antonino Tamburo sarebbe caduto da un’altezza di quattro metri mentre era nel cestello del sollevatore per sostituire un pannello del tetto di un capannone.
“È con profondo dolore che Toto Costruzioni Generali apprende del tragico incidente verificatosi presso il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina, nella tratta di Ogliastrillo-Cefalù. Al momento la dinamica degli eventi non è stata chiarita e sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità giudiziarie, con cui la società sta pienamente e attivamente collaborando. La famiglia Toto, insieme a tutti i dipendenti e le maestranze si unisce al dolore della famiglia, alla quale garantirà tutto il sostegno possibile per superare questa tragica situazione” si legge, infine, in una nota dell’azienda.
Sono stati ben 7 gli incidenti mortali sul lavoro solo a Palermo e solo in questo scorcio di 2022. Nello stesso periodo oltre 3.800 gli infortuni denunciati e 92 le malattie professionali. Nei luoghi di lavoro, rende noto il sindacato, “sarà rafforzata l’attività di vigilanza dei rappresentanti dei lavoratori”. Secondo la Cisl Sicilia i temi della salute e della sicurezza “non vanno in stand-by anche se la situazione politica è quella che è”. Né i pochissimi ispettori regionali del lavoro in servizio nella regione, appena 63, possono fare miracoli.
“A magistratura e investigatori ci affidiamo perché facciano luce sull’accaduto rispondendo alla richiesta di verità, di giustizia, dei familiari della vittima. Noi, però, chiediamo anche altro: rivendichiamo prevenzione e controlli, quindi un significativo aumento di organici negli Ispettorati del lavoro che in Sicilia dipendono dalla Regione” dice la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, commentando le notizie sull’incidente mortale avvenuto alla EcoMetalli. Enza Meli aggiunge: “Non ci bastano le promesse, gli impegni generici assunti da un esponente del governo siciliano dopo la nostra manifestazione di mercoledì a Palermo. Dalle istituzioni politiche vogliamo fatti concreti, perché questa strage possa finire. #ZeroMortiSulLavoro, la campagna fortemente voluta dal nostro leader Pierpaolo Bombardieri, non è uno slogan ma la battaglia della vita che la Uil ha intrapreso perché lo scandalo di questa strage finisca. Adesso”.
“L’ennesimo incidente mortale sul lavoro, stavolta avvenuto in un’azienda della zona industriale di Catania, ci trascina di nuovo nel clima di dolore e rabbia di chi ogni giorno rischia la vita per mancanza di controlli. Ancora una volta la Cgil si stringe al dolore dei familiari dell’operaio scomparso” dice il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo. “Morire mentre si lavora per portare a casa uno stipendio – aggiunge – non è tollerabile. La Regione Siciliana non può ignorare ciò che sta accadendo. I controlli nei cantieri e nelle aziende vanno rafforzati realmente e questo sarà possibile solo se e quando sarà assunto nuovo personale”.
Lunedì 1 agosto la sicurezza sul lavoro sarà al centro di una serie di manifestazioni sindacali. Su questo delicato fronte Cgil, Cisl e Uil si sono spaccate ed hanno deciso di manifestare separatamente. Alla manifestazione regionale di Cgil e Uil risponderanno le manifestazioni locali della Cisl che esprime preoccupazione per il fatto che in Sicilia la legislatura si avvia al tramonto senza il varo all’Ars del decreto istitutivo dell’Inl, l’Ispettorato nazionale del Lavoro. “E questo è un fatto allarmante”, commentano Sebastiano Cappuccio e Rosanna Laplaca, segretario generale e componente della segreteria del sindacato siciliano. Che alla Regione chiede di dar corso comunque “a tavoli tecnici, in particolare nei dipartimenti competenti degli assessorati alla Salute e al Lavoro, perché non si interrompa, anche in queste settimane, l’interlocuzione su temi così importanti e delicati, con le forze sociali e le istituzioni competenti, Inail, Inps, Asp, enti bilaterali”.