Tre itinerari enogastronomici per i tre valli in cui una volta era suddivisa la Sicilia. Uno pensato appositamente per mettere a sistema tutte le produzioni di eccellenza che, negli anni, hanno fatto del territorio dell’Etna uno dei gioielli dell’enogastronomia italiana, a livello mondiale.
Al Palazzo dell’Esa a Catania, l’assessore regionale al territorio e al turismo, Anthony Barbagallo, il presidente di Slow Food Sicilia, Rosario Gugliotta, la fiduciaria di Catania, Roberta Capizzi, hanno presentato gli Itinerari Eco-Gastronomici di Sicilia e il Percorso Around Etna, realizzati dalla Regione Siciliana insieme all’organizzazione fondata da Carlo Petrini.
L’idea che ha guidato la creazione degli itinerari è stata quella di combinare le bellezze naturali, paesaggistiche, culturali e monumentali con i presidi enogastronomici Slow Food, le produzioni d’eccellenza che, nel corso degli anni, sono state sempre più valorizzate dall’intensa attività di una nuova generazione di imprenditori che hanno deciso di tornare ad investire nell’agricoltura, nel vino, nell’industria casearia, nell’allevamento.
Le vicende del distretto del vino di Randazzo e del pistacchio di Bronte sono forse le più conosciute, ma l’intero territorio siciliano è disseminato di tipicità di altissima qualità che stanno conquistando velocemente i mercati esteri e il gradimento dei consumatori in tutto il mondo. Mancava una iniziativa che li mettesse a sistema per valorizzarli ai fini di un miglioramento dell’offerta turistica.
Gli itinerari sono stati pensati proprio in questa logica: quattro, uno per ciascuna dei valli in cui, nel passato, la Sicilia era suddivisa geograficamente (Valdemone, Val di Noto, Val di Mazara) e uno che mette insieme quelle dell’Etna, creando una ideale corona attorno al vulcano.
“Combinare le straordinarie bellezze del nostro territorio con le produzioni di eccellenza è il modo per fare vera promozione del territorio, destagionalizzando l’offerta turistica – ha commentato a margine della conferenza stampa l’assessore Barbagallo -. Ci diciamo sempre che la Sicilia non è soltanto sole e mare e attraverso questi percorsi vogliamo dare ai turisti – ma non solo – la possibilità di vivere una esperienza globale della nostra regione, andando alla scoperta di quanto di meglio possa offrire in termini di cibo, cultura dell’accoglienza e bellezze naturali. Ringrazio Slow Food e il presidente regionale Gugliotta per aver da subito sposato l’iniziativa: la loro è una partecipazione che qualifica la nostra iniziativa, alla quale ne seguiranno altre. Abbiamo deciso di investire nella promozione del territorio e del nostro patrimonio storico ed artistico, l’Itinerario di Carlo V, quello di Federico II, i Teatri di Pietra ne sono altri esempi”.