“Come se non bastasse la grave emergenza legata ai rifiuti, agli incendi e alla siccità, da qualche giorno si aggiunge quella relativa alla consistente emissione di cenere vulcanica“, lo dichiara Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD Sicilia, in merito alla situazione d’emergenza creatasi dopo l’eruzione dell’Etna e la caduta di cenere sui paesi alle sue falde.
Impatto sui comuni etnei
“Un fenomeno imprevedibile – continua Barbagallo – connesso all’eruzione dell’Etna, che sta causando gravi disfunzioni in molti comuni etnei, in alcuni dei quali lo strato di cenere accumulato ha raggiunto anche i 5 centimetri”. Per questo in diversi enti locali si sono organizzati con proprie risorse o con ordinanze per far fronte all’emergenza. “La Regione su questo non può fare spallucce – afferma il segretario dem – Il Partito Democratico si appella al governo Schifani affinché, alla vigilia della manovra in discussione all’ARS, siano previste e garantite le opportune coperture finanziarie ai sindaci che non possono essere lasciati soli a gestire questa emergenza”.
Richiesta di intervento da Catania
Anche dal Comune di Catania arriva la richiesta di un intervento urgente per la rimozione della cenere. I consiglieri Angelo Scuderi e Daniela Rotella del Movimento per le Autonomie chiedono di “velocizzare la pulizia delle arterie cittadine, ma soprattutto attenzione e verifica dei tombini completamente pieni della stessa cenere”. “Dopo la copiosa caduta di cenere dei giorni scorsi – spiegano i consiglieri – purtroppo le strade di Catania sono ancora piene, creando un enorme pericolo soprattutto per chi viaggia con moto, bici e monopattini”.
Preoccupazioni per rischi idrogeologici
“Ma quello che preoccupa maggiormente sono i tombini e ciò che potrebbe accadere in caso di pioggia – concludono Scuderi e Rotella – Per questo chiediamo al sindaco Trantino che venga subito predisposta la manutenzione e pulizia di tombini e caditoie”. Una richiesta di intervento che era già stata avanzata all’unanimità dai consiglieri della Quinta Commissione lo scorso 5 luglio, ma rimasta finora inascoltata. L’appello al primo cittadino è quello di non perdere altro tempo e di accelerare le operazioni di pulizia, per scongiurare rischi idrogeologici in caso di precipitazioni.
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