Domenica 2 e lunedì 3 giugno Carlo Calenda sarà in Sicilia, a pochi giorni dal voto per le elezioni europee. Domenica 2 giugno a Catania, alle 17.30, il segretario di Azione incontrerà Stefano De Luca, presidente nazionale del Partito Liberale Italiano ed Enzo Palumbo, presidente nazionale di Democrazia Liberale, per un confronto sulle prospettive politiche. L’evento, moderato da Alberto Marchetti, vice segretario nazionale di Democrazia Liberale, si terrà a Villa Manganelli (Corso Italia, 45). Lunedì 3 giugno, a Palermo, alle 10.30, Calenda terrà una conferenza stampa assieme ai candidati di Azione al Grand Hotel Piazza Borsa (via dei Cartari, 18).

Quando si vota

In occasione delle europee dell’8 e 9 giugno, in Sicilia (collegi 5 isole insieme alla Sardegna) si voterà per eleggere 8 eurodeputati ma chiamati alle urne sono anche i cittadini di 37 comuni fra cui un solo capoluogo di provincia. Rispetto all’abitudine consolidata c’è, però, una anomalia che guardando solo alle date è sfuggita a tanti. Si voterà, infatti, non solo domenica e neanche domenica e lunedì. I seggi apriranno in anticipo e si voterà già sabato pomeriggio. Di conseguenza la novità sta proprio in questo: alle urne si potrà andare al pomeriggio di sabato 8 giugno e tutto il giorno di domenica 9.

Gli scrutini

La conseguenza è che si voterà sabato 8 giugno dalle 15,00 alle 23,00 (non al mattino dunque) e domenica 9 giugno dalle 7,00 alle 23,00. Non tutti i 28 Paesi chiamati alle urne in Europa votano negli stessi giorni. Il voto deve avvenire, comunque, fra il 6 e il 9 giugno. Questo il range stabilito a livello comunitario. Tutte le operazioni di voto, quindi, si concluderanno, in ogni caso, domenica 9 giugno alle 23,00. In quel momento inizieranno, simultaneamente in tutta Europa, gli scrutini.

L’anomalia

L’esigenza stabilita a livello comunitario è che lo scrutinio sia contemporaneo quindi chi vota prima sigillerà le urne per aprile alle 23,00 del 9 giungo. In passato in Italia si è scelto di far votare nella sola giornata di domenica ma la sc arsa affluenza alle urne che è una costante nelle votazioni degli ultimi dieci anni stavolta ha suggerito di ampliare le possibilità di voto. Non potendo ricorrere al lunedì mattina come avviene nelle elezioni politiche nazionali per effetto dello scrutinio comunitario contemporaneo nella notte fra domenica e lunedì, si è deciso di ricorrere al sabato pomeriggio.