Sul mancato rinnovo delle cariche all’ordine dei medici di Catania, interviene la Ugl medici con una nota a firma del segretario regionale Raffaele Lanteri e del segretario provinciale Aurelio Guglielmino.
“Questo turno elettorale per la nostra categoria rischia di diventare un argomento di grande imbarazzo, a partire dalle più o meno velate dichiarazioni sulle presunte infiltrazioni della politica nelle liste e sbandierate a mezzo stampa da qualche candidato smemorato che fino a pochissimi mesi addietro concorreva per un posto da consigliere comunale. C’è pure chi prova ad addossare ad altri la colpa del mancato raggiungimento della soglia prevista, per non aver voluto prolungare l’apertura dei seggi anche prolungando l’orario o addirittura al giorno successivo della prevista chiusura delle operazioni di voto. Noi crediamo che le regole ci sono ed esistono per essere rispettate fino in fondo, anche se talvolta non ci piacciono, perché rischierebbe di passare il messaggio che l’ordine non è un organo democratico e tutto ciò che è norma possa divenire mutuabile in funzione delle esigenze. Non era forse questo il motivo della battaglia di alcuni consiglieri che si sono dimessi nel recente passato, ed allora dove sta la coerenza? Avevamo infatti – proseguono i due esponenti Ugl – immaginato un ordine con nomi di altro profilo che, mettendo da parte le ruggini del passato, dessero lustro e ridessero unità e rappresentatività ad una categoria oggi vittima di aggressioni, denunce e carenze di organico ed invece ci troviamo coinvolti in una bagarre nella quale persino alcuni consiglieri, eletti nelle precedenti gestioni, prendono le distanze dal passato come se non avessero condiviso, almeno per gran parte del mandato, le scelte di Buscema. Ex presidente che, ricordiamo, non è stato il male assoluto ed ha avuto pure il coraggio di alzarsi da una comoda poltrona. Ci chiediamo quanti abbiano preso le distanze perché in contrapposizione già da tempo e quanti siano saltati giù dalla nave naufragante? Oggi è il momento di finirla con questi giochetti di bassa lega, che continuano ad avvelenare un ordine già molto ferito ed ulteriormente violentato dalla mancanza di quorum, avvenuta al termine di una campagna elettorale nella quale abbiamo letto tutto ed il contrario di tutto. Siamo convinti – concludono Lanteri e Guglielmino – che è giunta l’ora di chiamare tutti all’unità, perché è indispensabile ridare dignità e serietà ad un contesto di veri professionisti che, per definizione, devono attuare una campagna elettorale politically correct, basata sui programmi e non sulle colpe reciproche. E chissà cosa sarebbe successo se ci fosse stata in campo la lista di Carlo Sciacchitano? Ma a quanto pare non lo sapremo mai, o almeno per questa volta.”
Intanto è pioggia di consensi per il candidato Giorgio Giannone.
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