La situazione degli edifici scolastici di Catania e provincia (circa 210 a Catania e 600 in tutta la provincia) non è buona né da un punto di vista dei certificati antincendio né da quello antisismico. Per quanto non positiva questa valutazione rispecchia la media nazionale, ma a Catania qualcosa si è fatta: “I soldi previsti dal Patto per Catania sono stati stanziati e finanzieranno 45 progetti. Da zero scuole di quando ci siamo insediati, 22 scuole adesso hanno il certificato antincendio – ha affermato Valentina Scialfa assessore alle Politiche Scolastiche del comune di Catania -. Abbiamo eseguito quattro prove di vulnerabilità, la Scuola Malerba di Picanello è stata adeguata alle norme antisismiche e per altre 15 ci sono i fondi già stanziati”.
Valentina Scialfa ha introdotto con i numeri il convegno “Il nuovo accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016 sulla Formazione” che si è tenuto nell’Aula Magna del C.D. “G. Pizzigoni” di via Siena con il patrocinio dell’ASP Catania. E seppur i numeri coincidono con lo stato dell’arte etneo è anche vero che è arrivato il momento del fare. “Dobbiamo essere bravi a far partire i cantieri – afferma Santo Salluzzo vice comandante provinciale dei Vigili del Fuoco -. La normativa è carente purtroppo: quella antincendio impone scadenze ma viene sempre prorogata. Quella antisismica impone sì le scadenze per verifiche e analisi, ma senza dare date certe entro cui dover adeguare. Attendiamo e speriamo che i progetti e di finanza vengano davvero messi in pratica e cantierati”.
Bisogna ammettere, però, che il nuovo accordo Stato Regioni ha permesso di delineare un quadro più preciso sulla formazione in materia di sicurezza individuando nella cura degli edifici ma anche nella formazione dei docenti, e soprattutto degli alunni, la vera cultura della sicurezza che si divide in due grandi temi: la scuola per la sicurezza e la sicurezza nella scuola. Non un gioco di parole ma la realizzazione di un progetto interdisciplinare e pratico, inserito nel Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, che coinvolge tutti i soggetti al raggiungimento di un unico obiettivo.
“Con la prima definizione la scuola diventa attore nella trasmissione di questi principi – ha affermato l’ing. Antonio Leonardi, componente del Coordinamento delle Regioni e Direttore Area Tutela e Sicurezza luoghi di lavoro ASP Catania – introducendo la sicurezza come materia curriculare. Per far questo la Regione Siciliana ha appositi finanziamenti.
“La sicurezza nelle scuole, invece, consiste nell’organizzazione di strumenti per la tutela di: docenti, amministrativi, personale Ata e alunni. In questa rientra – conclude Leonardi – anche la sicurezza strutturale e antisismica degli edifici”.
La prof.ssa Anna Giuffrida, dirigente scolastica della “G. Pizzigoni” che si è occupata dell’organizzazione del convegno grazie al supporto della Tre Engineering srl, ha sottolineato che “I lavori che siamo riusciti a fare con i fondi Europei – i famosi “Asse2” continua la Giuffrida – li abbiamo fatti grazie all’aiuto dell’amministrazione comunale”.
Gli altri relatori del convegno moderati da Maurizio Caltabiano della Tre Engineering srl sono stati: l’ing. Elisa Gerbino, Coordinatore del GdL Scuola Sicura della Consulta interassociativa Italiana per la Prevenzione, che ha approfondito il tema della promozione di salute e sicurezza nelle istituzioni scolastiche e l’ing. Salvatore Marcellino, Contarp – Direzione Regionale Inail Sicilia che ha parlato del ruolo dell’Inail e dei finanziamenti che mette a disposizione per le scuole.
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