Una 32enne è stata uccisa nella sua abitazione nella zona del Castello Ursino a Catania. Secondo quando si è appreso è stata ferita mortalmente con diversi colpi di arma da taglio. Il suo corpo è stato trovato a terra dalla polizia avvertita da una telefonata al 112.
La vittima
Il corpo di Valentina Giunta è stato trovato dalla polizia nella tarda serata di due giorni fa nella sua abitazione, nella zona del Castello Ursino nello storico rione di San Cristoforo. Agenti delle volanti erano intervenuti dopo la segnalazione da parte di un familiare della vittima che ha detto di temere la donna potesse essere in pericolo. Sul posto è intervenuto personale medico del 118, ma Valentina Giunta, madre di due figli maschi minorenni, è deceduta poco dopo.
Prima indagini sul compagno ma scartate sue responsabilità
La squadra mobile della Questura, che ha indagato, ha puntato subito su una ‘pista’ interna alla famiglia e sono stati eseguiti accertamenti sul compagno della vittima, che negli anni scorsi era stato denunciato per maltrattamenti dalla donna, che poi aveva ritirato la querela. Ma l’uomo è detenuto per furti di automobili (RPT: furti di automobili e NON tentativo di omicidio) da tempo in un carcere della Sicilia. Le indagini si sono spostate su altri possibili sospettati, compreso il figlio quindicenne della vittima che, secondo quanto si appreso, aveva da tempo dei contrasti con la madre che sarebbero sfociati nell’ennesima lite. Sospetti che, col passare delle ore, hanno trovato sempre più consistenza. Così, conclusi gli atti urgenti, la Procura distrettuale, diretta da Carmelo Zuccaro, ha trasmesso il fascicolo a quella per i minorenni di Catania, coordinata dalla procuratrice Carla Santocono, che ha disposto il fermo del quindicenne, eseguito dalla squadra mobile.
Fermato figlio minorenne
La polizia ha fermato per omicidio il figlio 15enne di Valentina Giunta, la 32enne ferita mortalmente con colpi di arma da taglio nella sua abitazione a Catania. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura per i minorenni ed eseguito dalla squadra mobile che indaga. Secondo quanto si è appreso, i rapporti tra madre e figlio erano tesi da tempo e il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite.
Temeva allontanamento dal padre
Il ragazzo era legato al padre, detenuto nell’ambito di un’inchiesta su un’organizzazione specializzata in furti d’auto, e temeva che la madre lo volesse allontanare da lui e dal nonno paterno, anche lui rimasto coinvolto nell’inchiesta della Procura di Catania. Sarebbe stato questo uno dei moventi delle liti tra Valentina Giunta e il figlio 15enne, adesso fermato dalla procura per i minorenni di Catania per l’omicidio della madre. I contrasti tra i due sarebbero stati frequenti e, secondo l’accusa, che deve passare al vaglio del Giudice per le indagini preliminari, sarebbe in questo contesto che potrebbe essere da inquadrare il movente del delitto.
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