La giunta comunale presieduta da Salvo Pogliese ha deliberato lo schema di Rendiconto e la Relazione sulla gestione del Comune dell’anno 2018, per la trasmissione all’esame del consiglio comunale,.
Il documento predisposto dagli uffici della ragioneria generale e firmato anche dal vicesindaco e assessore alle Finanze Roberto Bonaccorsi, “fotografa” la situazione economico finanziaria dell’Ente al 31 dicembre dello stesso anno in cui è stato deliberato il dissesto, a seguito delle due sentenze di primo e secondo grado della corte dei conti, che hanno certificato la situazione di squilibrio strutturale del Comune di Catania.
Tenuto conto dei fattori connessi ai correttivi finanziari per 449 adottati dall’Amministrazione e dal consiglio Comunale per adempiere alle indicazioni della magistratura contabile, nei mesi immediatamente successivi all’insediamento nelle funzioni, il risultato della gestione per l’anno 2018 segnala un disavanzo di -941 milioni di euro, con un netto peggioramento rispetto al 2016 e al 2017.
Nei giorni scorsi la Procura regionale della Corte dei conti ha chiesto alla sezione giurisdizionale Siciliana la misura interdittiva legale per anni 10 e la sanzione di 1,2 milioni di euro per l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, la sua giunta in carica tra il 2013 e il 2018 e l’allora collegio dei revisori di conti “per avere contribuito al verificarsi del dissesto finanziario” dell’Ente. L’udienza è stata fissata per il prossimo 23 luglio a Palermo.
Anche la Procura di Catania è intervenuta chiedendo il rinvio a giudizio per Bianco ed alcuni ex assessori.
L’inchiesta si basa su indagini del nucleo Pef della guardia di finanza di Catania. Tra le contestazioni mosse dalla Procura l’avere messo in bilancio previsioni di entrate non fondate, che l’accusa ritiene incoerenti e spropositate rispetto alle annualità precedenti, l’avere fatto previsioni di spesa sottostimate e l’avere omesso dolosamente l’iscrizione in bilancio di somme sufficienti a finanziare i debiti fuori bilancio maturati negli esercizi precedenti.