Il pronunciamento del Cga sulla vicenda della discarica gestita da Oikos nel catanese spinge adesso i sindaci a chiedere un cambio di passo. Baste ai tradizionali e dannosi modelli delle discariche fine a sé stesse, serve nuova impiantistica eco-compatibile. Presa di posizione che scaturisce dopo la sentenza del consiglio di giustizia amministrativa. Respinto l’appello proposto dalla Oikos contro l’annullamento del provvedimento emanato nel 2019 con il quale l’assessorato regionale all’Energia aveva rilasciato l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale. Un via libera, che oggi si scopre essere viziato e che ha permesso la creazione di una discarica di rifiuti non pericolosi gestita ds Oikos in contrada Valanghe d’Inverno, al confine tra Motta Sant’Anastasia e Misterbianco.
“Il pronunciamento del Cga Sicilia mette un nuovo, fondamentale, punto fermo sull’articolata vicenda della discarica di Valanghe d’Inverno – sostiene il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro -. In sintesi, le autorizzazioni ambientali per l’impianto, ubicato fra la nostra città e il vicino territorio di Motta, non dovevano essere concesse. O, comunque, il procedimento avrebbe dovuto avere una istruttoria molto più approfondita e trasparente. Il Comune di Misterbianco ottiene il riconoscimento chiaro e puntuale delle proprie ragioni, nell’ambito di un lungo impegno condiviso che ha visto la nostra comunità muoversi in maniera compatta e convinta, assieme ai Comitati No discarica”.
“Oggi, rispetto a quegli anni – prosegue il primo cittadino – lo scenario è mutato, ma non sono cambiate le ragioni di fondo che ci spingono a mobilitarci a difesa dell’ambiente e nell’interesse dei cittadini. Le discariche appartengono al passato, occorre superare definitivamente quel modello avviando una reale riforma del sistema di gestione dei rifiuti in provincia di Catania e in Sicilia. Ecco perché proseguirà in tutte le sedi idonee la battaglia della città di Misterbianco contro le distorsioni del sistema rifiuti nella nostra Regione. Per fare finalmente spazio all’innovazione. In parallelo, lavoriamo per un grande sforzo di sensibilizzazione e crescita della consapevolezza delle cittadinanza, affinché i comportamenti di tutti guardino al reale abbattimento della produzione di rifiuti e alla difesa dell’ambiente”.
“Questa sentenza conferma che avevamo ragione dall’inizio ad oggi – aggiunge la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Jose Marano -. Sulla questione infatti il Movimento 5 Stelle a tutti i livelli istituzionali si era fatto portavoce delle esigenze dei cittadini che giustamente lamentavano un peggioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente sul territorio circostante. Si tratta di un risultato storico. Oggi si certificano i disastri di una gestione amministrativa e politica cominciata con il precedente governo e proseguita con l’attuale”.
“Un immobilismo – rilancia la parlamentare – che graverà interamente sulle spalle dei cittadini che con l’arrivo dell’estate e in nome di un’emergenza perenne vedranno moltiplicare i propri rifiuti sulle strade. Chiederò con forza al governo di trovare una rapida soluzione: è necessario pianificare una gestione dei rifiuti che consenta di liberare le nostre città da questo stato di invivibilità. Da anni ci battiamo in Assemblea Regionale su questo tema, ma i governi che si sono susseguiti non ci hanno dato ascolto. Noi non ci fermeremo”.