Emergenza casa e politiche abitative in Sicilia. “La casa è al centro dell’agenda politica del governo regionale, seppure da Roma registriamo una certa distrazione. Abbiamo proposto una riforma degli Istituti autonomi case popolari e abbiamo partecipato al Pnrr con un impegno di spesa di circa 160 milioni. Bisogna realizzare nuovi alloggi senza occupare nuovo suolo, serve riqualificare l’esistente e garantire anche alle coppie e alle famiglie poco abbienti il diritto a una casa. Troppo spesso non ci si sposa perché si ha paura di affrontare questo impegno finanziario. È questo l’orizzonte verso il quale ci muoviamo da cinque anni. Oggi, qui a Catania con Federcasa, abbiamo posto il tema, nei suoi riflessi sociali, al centro dell’attenzione di tutti gli Iacp e degli operatori di settore. Non ci stanchiamo mai di guardare avanti, nella certezza di dare risposte che per troppo tempo sono mancate”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo all’Assemblea nazionale di Federcasa, la federazione che raggruppa oltre 80 “Aziende Casa” (Iacp, Ater, Aler, Arca, Casa spa) in Italia, che si è aperta oggi a Catania.
Servono soluzioni abitative per le fasce deboli di popolazione
“Ho scelto di svolgere questa assemblea a Catania – ha sottolineato il presidente di Federcasa, Riccardo Novacco – in quanto il tema delle soluzioni abitative per le fasce deboli di popolazione è si un tema nazionale, ma è un tema che riguarda oggi in particolare il Sud Italia”.
Edilizia agevolata e una efficace politica energetica
Ha proseguito Novacco: “Il nostro compito è quello di mettere in evidenza il ruolo dell’edilizia agevolata e favorire il cambiamento, a vantaggio di una migliore qualità della vita delle famiglie a basso reddito, di un miglior inserimento sociale, di una efficace politica energetica, poiché poco meno della metà degli alloggi gestiti è in categorie energetiche ad alto consumo, e ciò causa alle famiglie degli esborsi superiori al 10% del loro reddito, una situazione che con la crisi energetica non potrà che peggiorare”.
Il Mezzogiorno ha bisogno di nuove politiche abitative
Da Catania il messaggio è chiaro: il Mezzogiorno ha bisogno di sviluppare nuove politiche abitative, fornire alle “Aziende Casa” migliori e maggiori strumenti normativi e maggiori finanziamenti, da recuperare anche “con politiche illuminate, che permettano alle Aziende di togliere dai propri bilanci una volta per tutte l’esborso per l’Imu, dirottando quei fondi verso i recuperi edilizi e l’efficienza energetica”, ha detto ancora Novacco, che ha avviato dall’inizio della propria presidenza, 12 mesi fa, un più intenso dialogo con il Governo e le Istituzioni.
Social Housing Indipendenza, il progetto
Riqualificare un’area, con la demolizione di un vecchio edificio e la realizzazione di 21 nuovi ed efficienti alloggi sociali, e la realizzazione di un’area verde attrezzata da donare alla cittadinanza: è il progetto denominato “Social housing Indipendenza” che è stato presentato oggi a Catania, nel corso dell’Assemblea generale di Federcasa, ad apertura dello “Spazio Sicilia”, curato da Omnia Consulting.
Un nuovo modello abitativo
“Abbiamo voluto con forza questa due giorni, la prima presenza di Federcasa in Sicilia, per superare la marginalità del Sud rispetto alle politiche abitative. Negli -ultimi anni – precisa Angelo Sicali, presidente Iacp Catania – gli Iacp siciliani sono divenuti protagonisti della ‘questione casa’ e sono stati interlocutori importanti e propositivi della scena politica. Siamo riusciti a dare risposte ai nostri concittadini, utilizzando gli strumenti che ci sono stati forniti, si pensi ai fondi del Pnrr. Abbiamo dato risposte concrete, e stiamo continuando a darle, alle sfide a cui siamo stati chiamati. Con il progetto Social housing Indipendenza, offriremo alla città di Catania un nuovo modello abitativo che risponde a esigenze economiche, sociali e aggregative dei nostri concittadini”.
L’intervento nel quartiere popolare di Nesima
L’intervento riguarda un’area complessiva di 3.447 mq, tra Corso Indipendenza e via IV Novembre, nel quartiere popolare di Nesima e rappresenta una commistione fra costruito e verde pubblico. Il progetto prevede dunque la demolizione della struttura esistente e la ricostruzione di un nuovo edificio esteso 590 mq da destinare a housing sociale. Sarà realizzata inoltre un’area verde pensata per promuovere aggregazione sociale, attività socio-educative e ricreative fruibile dagli abitanti che sarà donata alla città quale luogo di incontro per l’intero quartiere.
Dare vita a una comunità sostenibile, energetica e con una condivisione sociale
“La nostra proposta di riqualificazione prevede non solo la realizzazione di 21 alloggi, ma anche di un’ampia area verde che è l’anima del progetto – spiega l’architetto Ida Maria Baratta, responsabile del progetto per lo Iacp Catania – e avrà al suo interno un’area gioco attrezzata, un’area di incontro e anche un anfiteatro che potrà essere sede di attività ludico-ricreative. L’intera operazione ha lo scopo di dare vita a una comunità sostenibile che diventi anche energetica e con una condivisione sociale. La struttura, che sarà autosufficiente da un punto di vista energetico, sarà infatti dotata di un impianto fotovoltaico, boiler per l’acqua e un impianto di condizionamento inverter”.
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