Resta deserto il bando per l’affidamento del servizio rifiuti al Comune di Catania e i sindacati chiedono di essere ascoltati dall’amministrazione etnea. Sono i segretari generali di Uil e UilT Catania, Enza Meli e Salvo Bonaventura, ad intervenire sulla gara cinque volte deserta per l’appalto settennale di igiene ambientale”.
“Bisogna fare presto (e bene) anche per non sprecare ancora soldi – aggiungono Enza Meli e Salvo Bonaventura – Il precario, insoddisfacente, servizio attuale costa infatti quanto il totale previsto per i quattro lotti futuri. Quindi, o il Comune oggi sta regalando soldi o l’appalto settennale contempla un ribasso impraticabile per chiunque. Mai come adesso riteniamo indispensabile e urgente che il Comune esponga il proprio Piano di intervento e lo sottoponga al confronto, aprendolo a un doveroso contributo di idee”.
Al centro delle polemichè c’è la delibera di affidamento del servizio su una relazione redatta dagli Uffici competenti. “Il bando sottolineano le sigle sindacali – non è a misura di Catania nella previsione di mezzi richiesti e personale da utilizzare. Inoltre, ignora la questione dell’inquadramento contrattuale del personale dirigenziale addetto al coordinamento, imprescindibile com’è ovvio comprendere per un servizio che prevede l’impiego di 775 lavoratori”.