I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, hanno sottoposto a controllo un’impresa di Giarre (CT) specializzata nel settore della vendita e stoccaggio di bombole di gas propano liquido, avente un punto vendita al dettaglio nel centro cittadino.
Nel corso dell’ispezione le Fiamme Gialle della Compagnia di Riposto hanno rilevato l’assenza dei requisiti di sicurezza per il sito gestito dall’azienda, in quanto lo stesso risultava privo della certificazione per la prevenzione incendi, nonché dei mezzi di salvaguardia per la sicurezza sul lavoro. L’attività ispettiva condotta ha permesso di rilevare anche la presenza di 1 lavoratore in “nero”.
I Finanzieri hanno rilevato che all’interno del punto vendita erano presenti 149 bombole, di cui 37 piene (pari a 575 kguestra) e pertanto le stesse sono state sottoposte a sequestro.
Il titolare dell’impresa è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Catania per l’assenza del prescritto certificato di prevenzione incendi rilasciato da parte dei Vigili del Fuoco, nonché per la mancata revisione dei dispositivi antincendio presenti nel deposito.
Per il mancato rinnovo della certificazione della prevenzione incendi è prevista la pena dell’arresto fino a 12 mesi ed un’ammenda che prevede il pagamento massimo di 2.582 euro, mentre per la mancata revisione dei dispositivi di antincendio l’arresto da 2 a 4 mesi e l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro.
Appena ieri in un’altra operzione condotta, invece, dai carabinieri erano stati scoperti diversi lavoratori in nero in vari settori. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Paternò, coadiuvati da personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania e della C.I.O. del 12° Reggimento Sicilia, per l’intera giornata di ieri hanno eseguito specifici. Hanno controllato tre società cooperative agricole di Biancavilla e Palagonia, di cui due sanzionate per il mancato rispetto delle prescrizioni del protocollo aziendale condiviso anticovid-19.
I Carabinieri hanno elevato otto sanzioni per il mancato rispetto della distanza interpersonale ed elevato quindici sanzioni per aver violato il divieto di assembramento. Due maxi sanzioni sono state inflitte ad una delle cooperative di Biancavilla per avere impiegato 2 lavoratori in nero su 8 presenti. Altre due maxi sanzioni alla cooperativa di Palagonia per avere impiegato 2 lavoratori in nero su 6 presenti. Nello stesso contesto sono stati identificate 65 persone, di cui 22 impiegate nel settore agrumicolo e controllati 13 veicoli.
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