All’Università di Catania 880 mila euro in “buoni-libro” per gli studenti dell’ateneo. Dal 15 ottobre al 30 aprile sarà possibile usufruire dello sconto del 27% sull’acquisto dei testi universitari. Ammontano a 880 mila euro i “buoni-libro” a beneficio degli studenti universitari dell’Università ai piedi dell’Etna. Si tratta della somma che gli organi di governo dell’Università di Catania hanno stanziato per l’acquisto di testi universitari, per venire incontro alla costante richiesta da parte degli studenti.
Per l’anno accademico 2020-2021, dal prossimo 15 ottobre al 30 aprile 2021, tutti gli iscritti potranno usufruire dello sconto del 27% sull’acquisto dei testi universitari, di cui il 17% a carico dell’ateneo di Catania e il restante 10% a carico delle librerie convenzionate che ad oggi sono 25, comprese quelle presenti nei territori delle sedi decentrate.
A Maggio sono stati annunciati per l’UniCt oltre 7 milioni di euro per supportare la ricerca nei dipartimenti e nelle strutture dell’ateneo. E’ questo lo stanziamento attivato attraverso la prima annualità del nuovo Piano di incentivi per la Ricerca 2020-22 varato dall’Ateneo catanese in questi giorni, che si articola in cinque linee di intervento, due delle quali introdotte per la prima volta.
“E’ un investimento importante – sottolinea il rettore Francesco Priolo -: Unict investe ben 7 milioni e 450 mila euro per sostenere e consolidare le linee storiche di ricerca e, al tempo stesso, promuovere l’innovazione tecnologico-scientificae valorizzare il contributo dei giovani ricercatori. La logica adottata dalla ‘cabina di regia’ sulla Ricerca d’Ateneo coordinata dal prof. Salvo Baglio è inoltre quella di incentivare soprattutto le caratteristiche di collaborazione e interdisciplinarità, elementi essenziali e distintivi della qualità dei progetti di ricerca”. La prima linea di intervento è CHANCE, che sostiene e incentiva la partecipazione a bandi competitivi nazionali e internazionali. La seconda riguarda la Ricerca di dipartimento ed è la parte più corposa del piano, con oltre 6 milioni di euro disponibili per sostenere e incentivare l’elaborazione delle strategie di ricerca scientifica specifiche delle varie strutture dipartimentali. Quindi ci sono i fondi per sostenere e incentivare le attività di ricerca e scavo delle Missioni archeologiche in Italia e all’estero.