Tre donne sono state denunciate dai carabinieri nella provincia catanese nell’ambito di due distinte operazioni. Due di loro per furto di energia elettrica, la terza per omessa custodia di armi. Una quarta persona, un uomo, è stata invece denunciata per danneggiamento.
I carabinieri della stazione di Tremestieri Etneo, coadiuvati dal supporto tecnico fornito dal personale dell’Enel Distribuzione spa, da tempo stanno portando avanti un monitoraggio di quelle utenze che, sulla scorta dei dati ricavabili dalle informazioni acquisite in centrale, evidenziano conteggi dei consumi verosimilmente anomali. A seguito dell’attività sono state denunciate per furto aggravato due donne, una di 63 e l’altra di 85 anni, residenti rispettivamente in via Salvatore Quasimodo ed in via Giovanni XXIII, nonché per danneggiamento un 65enne abitante in via Etnea. Nelle loro abitazioni è stata scoperta la manomissione del contatore elettrico realizzato da personale specializzato che, nel caso delle due donne, ha loro consentito la fruizione abusiva di quasi 14 mila chilowatt ora. Un ammanco che finisce per ricadere sulle spalle dei contribuenti onesti.
E’ singolare la vicenda che ha visto protagonista il 65enne. Convinto di poter alleviare il peso della propria bolletta della luce aveva fatto manomettere il contatore ma, per ironia della sorte, il tentativo non era andato a buon fine perché la modifica effettuata sul misuratore non aveva sortito gli effetti sperati, così arrecando unicamente un danno all’apparecchio di proprietà del gestore elettrico. Per questo motivo l’uomo, che suo malgrado ha pagato in pieno i propri consumi, dovrà rispondere del reato di danneggiamento.
I carabinieri della stazione di Grammichele, insieme ai colleghi dello squadrone eliportato cacciatori di “Sicilia”, hanno denunciato una 62enne perché ritenuta responsabile di omessa custodia di armi e detenzione abusiva di munizioni. Nel quadro delle attività finalizzate al controllo del territorio ed alla repressione di reati in genere, hanno svolto un servizio di verifica sull’osservanza delle specifiche disposizioni in materia di detenzione delle armi da fuoco. I militari hanno ispezionato un casolare in contrada Bisamore la cui proprietaria ha riferito di essere titolare di porto d’armi e di essere in possesso della relativa denuncia di detenzione nella propria abitazione. In effetti i militari hanno rinvenuto due fucili, nascosti in due camere da letto, un calibro 12 sotto una culla e un calibro 16 sotto il letto avvolto in un panno. Non hanno potuto fare a meno di constatare l’anomala custodia di quelle armi che erano nella piena disponibilità di due minori di 14 anni nonché, ancora, hanno verificato il possesso di ben 227 munizioni per entrambi i calibri, di cui 19 a palla unica, delle quali la donna non aveva denunciato il possesso.