Da contrada Codavolpe a Valanghe d’Inverno: il mantenimento in vita delle discariche preoccupa seriamente i residenti di Vaccarizzo, alla periferia di Catania e i cittadini di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia. Stanchi di ‘sopportare’ i due impianti, quello della Sicula Trasporti e quello della Oikos, sono sul piede di guerra.
Oggi, i rappresentanti del Comitato per la vivibilità, tutela e salute di Codavolpe/Vaccarizzo (con il presidente Salvo Perricone, il Segretario Generale Cgil Catania Giacomo Rota e il Segretario provinciale Cgil Claudio Longo) incontreranno la stampa davanti all’ingresso della Sicula Trasporti.
La questione (irrisolta) è quella del biostabilizzatore della Sicula Trasporti e dei relativi rischi per la salute dei residenti.
“Il nostro Comitato in questi ultimi anni – spiega Salvo Perricone – è stato sempre impegnato nella lotta per la chiusura e la delocalizzazione del biostabilizzatore della Sicula Trasporti, che da cinque anni a questa parte avvelena la popolazione di Vaccarizzo e Codavolpe con le emissioni prodotte, durante i cicli di lavorazione e di trattamento di migliaia di tonnellate di rifiuti, che quotidianamente giungono da ogni parte dell’isola e addirittura dalla Calabria”.
“Per questa ragione abbiamo intrapreso diverse azioni nella salvaguardia della salute dei cittadini residenti in zona, soprattutto – continua il presidente del Comitato – per tutelare i nostri bambini i quali stanno crescendo, convivendo con i fetori e esalazioni, i cui effetti futuri sul loro sviluppo e sulla loro salute sono per noi tutti un’incognita. Ciò a fronte anche, dei recenti studi che hanno dimostrato che tutte le popolazioni che vivono vicino a discariche e attività legate allo smaltimento dei rifiuti, risentono di diverse patologie purtroppo gravi, con percentuali superiori alla media nazionale”.
Dopo l’ennesima ordinanza (la 12 Rif del 22 luglio 2016) del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che proroga di altri sei mesi il conferimento dei rifiuti e mantiene in vita le discariche, i rappresentanti dei Comitati ‘No Discarica’ di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia sono ‘delusi’ e ‘allarmati’.
Nelle bacheche e affissi ai muri delle due comunità c’è un manifesto che denuncia ‘l’alto tradimento’ del Governo Regionale per quella promessa mai mantenuta di riconvocare sindaci e rappresentanti civici dopo l’incontro avuto a Palermo lo scorso 10 giugno.
“Non ci hanno mai più convocato e sostanzialmente siamo stati ignorati dalla Regione Siciliana – dice Anna Bonforte, Comitato No Discarica Misterbianco – e ci chiediamo a che punto è la notte? Buia…”.
“Il presidente Crocetta – si legge nel manifesto – autorizza altri 22 comuni della provincia di Trapani a scaricare nelle discariche di Siculiana e di Valanghe d’Inverno. Arriveranno a Misterbianco e Motta Sant’Anastasia i rifiuti dell’isola di Favignana. Il nostro territorio diventa pattumiera del Mediterraneo”.
E’ una scritta in stampatello a rendere il senso del manifesto. Secondo i cittadini ad essere ‘TRADITI’ sono stati gli impegni presi con sindaci e comitati dopo la grande manifestazione del 7 giugno: nessuna riduzione dei rifiuti in discarica, né spedizione fuori dalla Sicilia”.
Nella notte, alcuni rappresentanti dei Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta, si sono dati appuntamento in via Verdi, all’angolo con l’ingresso della discarica.
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