Snalv Confsal "Situazione insostenibile"

“Custodi autoparco dell’Arci senza acqua e luce ed attorniati dai rifiuti”, la denuncia del sindacato

I 9 custodi dell’autoparco comunale di Pantano d’Arci, dipendenti della Multiservizi, costretti a lavorare da mesi senza luce né acqua in un contesto di forte degrado. “Una condizione da terzo mondo” la definiscono i lavoratori. “Insostenibile per la dignità di esseri umani e di lavoratori”, aggiunge il segretario regionale Snalv, Confsal, Antonio Santonocito.

“Condizioni non sono accettabili e il caldo non aiuta”

“Abbiamo più volte chiesto che si risolva il problema al più presto, ma il presidente, contattato telefonicamente, mi ha detto che il problema dipende dal Comune. Una risposta inaccettabile dal momento i lavoratori dipendono dalla Multiservizi e che vivono disagi che vanno contro ogni buon senso. Queste condizioni non sono accettabili e sono ancora più insopportabili con le alte temperature. Nei giorni scorsi si sono superati i 43 gradi e i nostri lavoratori erano lasciati lì senza luce né acqua. Non possono neanche usare il bagno per i propri bisogni, che comunque è in pessime condizioni, perché manca l’acqua. Una condizione da terzo mondo. È inaccettabile e va risolta subito”, dice Santonocito.

Manca la luce, contesto di abbandono

I 9 dipendenti della Multiservizi sono assunti per fare da custodi all’autoparco comunale. La mancanza di luce e acqua aggrava un contesto già in abbandono. In pratica, così lo descrivono, un deposito distrutto, pieno di rifiuti, con muri di recinzione rotti e dunque accesso libero a ladri o malintenzionati “che hanno già rubato di tutto” e recinzioni ormai fuori uso.

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Ci sono anche cavi scoperti, bagni inutilizzabili. Coprono o meglio dovrebbero coprire il servizio nelle 24 ore con 4 turni (mezzanotte – sei del mattino, 6 – 12; 12 – 18; 18 – mezzanotte), ma senza luce il turno notturno è praticamente impossibile. “Non si vede nulla, quando cala il sole qui è notte fonda. È impossibile fare la ronda, è pericoloso”, lamentano ancora i dipendenti.

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